Migranti Albania, la mossa del governo: un decreto legge per blindare i paesi sicuri, poi deciderà la Consulta
Articolo Precedente
Articolo Successivo
«Dietro al dito Albania c’è la luna Italia». A palazzo Chigi l’allerta è massima. Accanto alla premier c’è infatti chi teme «possa venir meno l’intero sistema Schengen». Secondo i vertici del governo le sentenze del Tribunale di Roma che non hanno convalidato il trattenimento dei 12 migranti i nel centro di Gjader più che rischiare di far naufragare il modello di esternalizzazione della gestione migratoria su cui Giorgia Meloni ha messo la faccia, potrebbe tradursi nell’impossibilità di espellere chicchessia dalla Penisola, aprendo le porte ad «una immigrazione libera». (ilmessaggero.it)
Ne parlano anche altri media
Ancora uno scontro tra politica e magistratura? Con nuove battaglie che potrebbero sconfinare nel campo europeo? Ecco l’allarmante prospettiva davanti alla quale si trova Sergio Mattarella dopo che il Tribunale di Roma ha messo su un binario morto il «modello Albania», passaggio chiave per la politica sui migranti sbandierata tra le priorità del governo. (Corriere della Sera)
Se pubblicamente, con una nota stampa, i magistrati hanno liquidato così gli italiani, nei documenti ufficiali del provvedimento, di cui Il Giornale è in possesso, le cose sembrerebbero essere un po' diverse. (il Giornale)
Sono ripartiti alla volta dell'Italia 12 dei 16 migranti arrivati mercoledì in Albania, dopo essere stati tratti in salvo nel Mediterraneo dalle autorità italiane. PUBBLICITÀ (Euronews Italiano)
"Non può essere la magistratura a definire uno Stato più o meno sicuro, è una decisione di alta politica". (Secolo d'Italia)
Lei, ministro Nordio, fa parte di un governo che tra giustizia, sicurezza e migranti scatena ogni giorno guerre contro le toghe. Andiamo all’ultimo caso. I giudici di Roma sottoscrivono la linea della Corte di giustizia Ue sull’obbligo di non rimandarli in paesi “non sicuri”. (la Repubblica)
Parole ruvide: per il Guardasigilli la decisi… ROMA — L’offensiva del governo contro la magistratura non solo non si smorza, ma sale di livello. (la Repubblica)