Giorgio Moroder: “L’IA? Un guaio enorme per i musicisti”

Giorgio Moroder torna in Italia. Centinaia di dischi d’oro, tre Oscar, quattro Golden Globe, due Grammy Award e il premio David di Donatello alla carriera, il compositore ottantaquattrenne (originario dell’Alto Adige) arriva dagli Stati Uniti nel nostro Paese con una nuova sfida: Nebula, l’imponente opera site specific firmata dai Quiet Ensemble (realizzata da Eni) con le sue musiche originali, in prima mondiale a Videocittà a Roma, il festival ideato da Francesco Rutelli, dal 5 al 7 luglio al Gazometro di Roma. (Trash Italiano)

Ne parlano anche altri media

Videochiamata in arrivo: è Giorgio Moroder. Decine di collaborazioni con alcuni dei più grandi musicisti degli ultimi 50 anni e una serie infinita di hit che tutto il mondo conosce. (Vanity Fair Italia)

Giunto alla sua settima edizione, il festival della cultura digitale ideato da Francesco Rutelli, si terrà per il terzo anno consecutivo presso il suggestivo Complesso del Gazometro di Roma Ostiense tra i resti dello stabilimento Ansaldo diventato un esempio di archeologia industriale. (lentepubblica.it)

Da venerdì 5 a domenica 7 luglio il Gazometro di Roma si illuminerà di creatività con Videocittà, il festival ideato da Francesco Rutelli, con la direzione creativa di Francesco Dobrovich, che indaga le frontiere più avanzate dell’audiovisivo. (leggo.it)

Leggenda Giorgio Moroder al Gazometro: “Quando compongo ricerco il piacere”

Era il 1977. Giorgio è, naturalmente Giorgio Moroder, 84enne produttore diventato leggenda della musica pop per aver firmato hit rivoluzionarie come la stessa I Feel Love, Hot Stuff di Donna Summer e Call Me dei Blondie, vinto tre Premi Oscar (tra cui quello come “Miglior colonna sonora” per Fuga di mezzanotte di Alan Parker nel 1979 e quello come Miglior canzone per Flashdance… What a Feeling di Irene Cara nel 1984), quattro Golden Globes e quattro Grammy, oltre ad aver ispirato con quella disco music tutta sintetizzatori generazioni di artisti, dai Daft Punk a The Weeknd. (ilmessaggero.it)

Dall’Alto Adige al mondo: tre Oscar, 4 Golden Globe, 2 Grammy Award e il premio David di Donatello alla carriera. (Corriere del Trentino)

È quella di Giorgio Moroder, classe 1940 e autentica leggenda della discomusica, partito dall’Italia, da Ortisei, sessant’anni fa e diventato produttore e autore di colonne sonore di fama planetaria, collaborando tra gli altri con David Bowie, Freddy Mercury, Donna Summer e i Daft Punk, tra centinaia dischi di platino, tre Oscar e un David di Donatello alla carriera, con… (Repubblica Roma)