Tentano di rapire la piccola Aya, la bimba nata sotto le macerie in Siria: “Armati in ospedale, bisogna proteggerla”

Il Riformista ESTERI

“Aya” in arabo vuol dire miracolo. Ed è questo il nome che i medici hanno deciso per la bimba nata ad Aleppo sotto le macerie del terremoto di Turchia e Sira . Sì, perché la sua nascita è stata un vero e proprio miracolo: i soccorsi l’hanno trovata appena nata, ancora attaccata al cordone ombelicale di sua mamma che, come il resto della sua famiglia, è morta schiacciata dal peso del loro palazzo crollato. (Il Riformista)

La notizia riportata su altri media

Mehmet Ali Sakiroglu, uno dei due uomini tratti in salvo aveva portato il figlio in ospedale il giorno prima del terremoto, riferisce Anadolu. Lo riportano i media turchi. (La Sicilia)

Ad Antiochia «la situazione è drammatica, è una città devastata». Sono molte le squadre di soccorso partite (Secolo d'Italia)

La donna viene trasportata in barella da sei persone che camminano in punta di piedi tra i detriti dei palazzi sventrati, poi i soccorritori si abbracciano e riprendono le ricerche. Dieci giorni schiacciati sotto i resti di un palazzo sbriciolato, poi il miracolo . (Gazzetta del Sud)

Una madre e i suoi due bambini sono stati estratti vivi dopo essere rimasti sepolti per 228 ore sotto le macerie di uno degli edifici che e' crollato a causa del terremoto ad Antiochia, una delle citta' del sud est della Turchia piu' colpite dal sisma. (Tiscali Notizie)

Sei vigili del fuoco spagnoli hanno descritto una situazione di totale devastazione nella città di Adiyaman, in Turchia, dove interi palazzi sarebbero stati abbattuti con le persone ancora al'interno. (Fanpage.it)

Come accaduto poche ore fa al povero Proteo, il cane soccorritore messicano che è stramazzato dalla fatica. A dare la drammatica notizia, oltre al suo compagno umano Private Villeda, il Segretariato per la Difesa Nazionale messicano (Sedena) che, con uno struggente comunicato affidato ai social, ha voluto ricordare il sacrificio di quello che è già stato definito un eroe. (ilmessaggero.it)