L’omicidio di Manuel Mastrapasqua a Rozzano. La coltellate in un intervallo di quattro minuti e quell’oggetto scomparso

Rozzano (Milano) – L’ipotesi della prima ora porta a una rapina finita nel sangue, anche se gli accertamenti investigativi sono appena cominciati e non escludono a priori altre possibili piste. Ci sono almeno tre elementi che, almeno a una prima analisi e con le informazioni ora a disposizione, lasciano pensare a uno dei moventi potenzialmente più inquietanti per spiegare in qualche modo l’omicidio di Manuel Mastrapasqua, il trentunenne colpito alle 3 di ieri in viale Romagna a Rozzano con un solo fendente tra polmone e cuore e morto all’Humanitas dopo un estremo e vano tentativo di salvargli la vita. (IL GIORNO)

La notizia riportata su altri giornali

Verosimilmente si incammina per tornare a casa sua a Rozzano, dove viveva con la mamma e un fratello, mentre il papà l'ha perso ormai sei anni fa. Manuel Mastrapasqua, 31 anni compiuti il 25 marzo scorso, nessuna ombra in un passato normalissimo, esce dal Carrefour in cui lavora come magazziniere. (MilanoToday.it)

All'emitorace destro, all'altezza del polmone. Poi il disperato tentativo di salvargli la vita in ospedale, purtroppo senza esito. (IL GIORNO)

Morirà di lì a poco all’ospedale Humanitas per una ferita profonda, al costato destro. Sono le 2.54 di venerdì. (Corriere Milano)

Ucciso al rientro dal lavoro, 30enne colpito con una coltellata al torace a Rozzano (Milano). Si indaga per omicidio volontario

I carabinieri hanno dato l'allarme al 112 e l'ambulanza ha trasportato il ferito in codice rosso all'Humanitas, dov'è arrivato alle 3.23. (La Repubblica)

Il giovane, dunque, sarebbe stato aggredito in quei quattro minuti. (leggo.it)

La vittima, senza precedenti, aveva ancora addosso il portafoglio, ma senza soldi in contanti all’interno, e il suo cellulare, ma la rapina non è una ipotesi esclusa come quella di un’aggressione casuale. (Il Fatto Quotidiano)