“Soldi pubblici per pagare viaggi personali”, 4 indagati per peculato in Puglia: c’è anche l’ex dirigente dell’Agenzia regionale del Turismo
Usavano soldi pubblici per scopi personali. Un nuovo scandalo colpisce la Regione Puglia. La procura di Bari ha scoperto un “metodo collaudato” messo in piedi da quattro persone che sono indagate, in concorso tra loro e a vario titolo, per peculato, riciclaggio, falso e autoriciclaggio. Tra loro ci sono due dipendenti pubblici, uno dei quali è deceduto, ovvero l’ex dirigente dell’Agenzia del Turismo della Regione Puglia, Pugliapromozione. (Il Fatto Quotidiano)
Se ne è parlato anche su altri giornali
A capo di tutto ci sarebbe stato l’ex direttore dell’agenzia regionale per il Turismo, scomparso nel 2023, Matteo Minchillo. A pagare Pugliapromozione. (TeleRama News)
Nel mirino le attrezzature dello chef foggiano, Michele Minchillo, una stella Michelin nel 2023. È di 400mila euro il sequestro di stamattina ad opera della Guardia di Finanza eseguito tra Bari, Torino, Cremona e Lodi. (l'Immediato)
Le indagini si concentrano sull’ente regionale Pugliapromozione, sospettato di aver gestito in modo irregolare parte dei fondi pubblici. (Puglia Press)
Ma, proprio in quel ristorante, ipotizza la Procura di Bari sarebbero finite attrezzature acquistate dal padre Matteo (deceduto) con la carta di credito di PugliaPromozione, di cui è stato direttore generale e amministrativo. (La Repubblica)
Per questo lo chef 31enne Michele Minchillo, di Foggia, ma da tempo residente a Crema, è tra gli indagati nell’inchiesta di Bari – che oggi ha portato al sequestro di beni per 400mila euro – con le accuse, a vario titolo e in concorso con suo padre, deceduto nel 2023, di peculato, falso, riciclaggio, reimpiego di denaro di provenienza illecita, autoriciclaggio. (CremonaOggi)
Tra questi un frigo adatto per la pasticceria da 11mila euro e un’impastatrice da 5380. Per la maratona di New York del 2019, Minchillo e l’ex responsabile dell’ufficio pagamenti della Regione, Vito Mastrorosa, si sarebbero appropriati di oltre 38mila euro di fondi pubblici, più altri ottomila per le spese nella città statunitense. (La Gazzetta del Mezzogiorno)