Tony Effe: la società educa se aiuta a pensare in modo critico
Il cantante Tony Effe è al centro di un dibattito poiché prima invitato e poi escluso dal gruppo di cantanti del concerto di Capodanno di Roma al Circo Massimo, a causa delle diverse associazioni femministe che segnalavano e criticavano i testi delle sue canzoni violente e sessiste, in cui le donne vengono rappresentate come oggetti, inferiori e acquiescenti, vittime succubi di uomini prepotenti e dominanti. (La Gazzetta del Mezzogiorno)
La notizia riportata su altri giornali
Mi sono trovata in questa situazione, ma non parla di oggi. Elodie è pronta per calcare ancora una volta il palco del Festival di Sanremo, edizione 2025 con il ritorno di Carlo Conti alla conduzione. (MOW)
Chi ci sarà al posto del rapper? Non solo di lui anzi, perché anche gli altri due headliner, Mahmood e Mara Sattei, in piena solidarietà hanno annullato la loro presenza e dunque si è pensato, per un momento, che il Capodanno al Circo Massimo potesse essere affidato al silenzio. (Il Fatto Quotidiano)
Una scelta quasi obbligata, dopo che il cartellone originale, quello con il trapper Tony Effe, Mahmood e Mara Sattei… Non più il Circo Massimo, con i suoi 80mila posti in piedi, ma piazza del Popolo, decisamente più raccolta e in parte occupata dall’albero di Natale. (Repubblica Roma)
Siamo di fronte a un caso emblematico della difficoltà delle amministrazioni comunali, di fronte alla potenza del mercato e al sorgere di fenomeni nuovi, nel marcare la linea delle politiche culturali. (il manifesto)
Il Codacons ha inviato una diffida urgente al sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, e al Ministero dell'economia affinché sia ritirata l'autorizzazione concessa per il concerto di Capodanno di Tony Effe Il Codacons ha inviato una diffida urgente al sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, e al Ministero dell'economia affinché sia ritirata l'autorizzazione concessa per il concerto di Capodanno di Tony Effe. (Golssip)
Veramente? Come se le donne fossero dei panda da proteggere perfino nelle canzoni, cosa non c'è di più sessista. Addirittura si è svegliato Mogol sul tema, dicendo che bisognerebbe mettere una super multa per tutti i brani che «offendono» le donne. (il Giornale)