Pace fiscale, verso l'aliquota al 15%: ecco cosa succederà, il governo a caccia di risorse

Il governo è a caccia di risorse per finanziare la spesa pubblica e in particolare tutte le misure economiche in scadenza quest'anno, a partire dal taglio del cuneo fiscale e dell'Irpef. Con questo obiettivo il viceministro dell'Economia, Maurizio Leo, porta oggi un decreto in Consiglio dei ministri con l’obiettivo di cambiare i termini del concordato per includere nella misura più lavoratori autonomi. (ilmessaggero.it)

Se ne è parlato anche su altre testate

Lo stesso ministro ha chiarito come siano necessari interventi correttivi per incrementare il gettito e confermare gli sgravi contributivi e fiscali varati nel 2023. (Economy Magazine)

Le entrate fiscali in questi primi mesi del 2024 vanno bene, pure un po’ meglio del previsto, anche se al ministero dell’Economia nessuno festeggia. La conferma, a via XX settembre, arriva dalle scarsissime adesioni arrivate al nuovo concordato preventivo biennale, l’accordo tra il fisco e i lavoratori autonomi: tasse predeterminate da pagare nel biennio ’24-’25 e zero controlli. (Corriere della Sera)

Al posto della più onerosa tassazione con l’Irpef ad aliquote crescenti in base al reddito, la soluzione che il viceministro all’economia, Maurizio Leo, e i suoi tecnici hanno deciso di adottare è quella di introdurre una flat tax sul differenziale tra la proposta accettata di concordato preventivo formulata dall’amministrazione finanziaria e il reddito dichiarato per il 2023. (Il Sole 24 ORE)

Il Concordato Preventivo introduce la flat tax per le Partite IVA che aderiscono

Il consiglio dei ministri ha approvato in via definitiva il decreto correttivo sulle scadenze fiscali e concordato preventivo biennale. In particolare, spiega, si procede ad "una ridefinizione dei termini per la presentazione delle dichiarazioni, spostando al 31 ottobre la scadenza per l'invio delle dichiarazioni relative alle imposte sui redditi e all'Irap" e sul concordato preventivo biennale "viene introdotta un'imposta sostitutiva (flat tax) sul maggior reddito concordato con aliquote variabili dal 10 al 15 per cento in relazione al punteggio Isa". (Tuttosport)

Maurizio Leo, viceministro con delega al fisco, illustra a Il Giornale le novità fiscali in arrivo che vanno nella direzione di un abbassamento della pressione fiscale e di una pace contributiva, elementi in grado di portare ancora più gettito fiscale e di venire incontro a milioni di contribuenti in difficoltà che vogliono pagare le tasse. (Secolo d'Italia)

Il decreto correttivo di riforma fiscale approvato il 26 luglio dal Consiglio dei Ministri ha confermato le novità per il concordato preventivo biennale introducendo anche l’annunciata flat tax per le Partite IVA che aderiscono. (PMI.it)