La Terra dei Fuochi, un problema ignorato dai politici e ora al centro della sentenza della Corte di Strasburgo | Roberto Saviano
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La Corte Europea dei Diritti dell’Uomo ha emesso una sentenza storica. Temo però che non ci sarà una reale conseguenza alla condanna dell’Italia per aver messo a rischio la vita degli abitanti della Terra dei Fuochi. È dal 1988 che si è consapevoli di costanti sversamenti e intombamenti di rifiuti ordinari e tossici nelle campagne casertane e napoletane, che hanno ucciso prima le colture di pomodori, di melanzane e carciofi, poi hanno avvelenato pesche, mandorle, albicocche e mele annurche; una volta compromesse le falde acquifere e i fiumi, hanno fatto ammalare le greggi e gli armenti. (Corriere della Sera)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Lo mette nero su bianco la Corte europea dei diritti dell’uomo, che ha emesso ha emesso una sentenza storica condannando lo Stato italiano per la sua prolungata inazione: secondo la Corte di Strasburgo, l’Italia ha violato l’articolo 2 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo (diritto alla vita), esponendo milioni di cittadini a un rischio sanitario e ambientale “sufficientemente serio, reale e accertabile” e qualificabile come “imminente”. (LifeGate)
C’è la necessità di un controllo sulle attività produttive e sul corretto smaltimento dei rifiuti: la produzione in nero è purtroppo una caratteristica della nostra regione ed è in aumento». «Il profilo giudiziario e repressivo tocca solo una parte del problema. (Corriere della Sera)
Terra dei Fuochi, dopo l’accelerazione impressa dalla sentenza della Corte europea dei diritti dell’uomo - che ha condannato l'italia per non aver adottato misure adeguate a tutela dei cittadini. il prefetto di Napoli Michele di Bari convoca un vertice che serve a fare il punto sulla situazione. (ilmattino.it)
La Corte europea dei diritti umani ha condannato l'Italia per non aver protetto la vita gli abitanti della cosiddetta Terra dei fuochi, l'area campana coinvolta nei decenni scorsi nell'interramento illegale dei rifiuti tossici. (Adnkronos)
«Questa sentenza è uno spartiacque tra il prima e il dopo», dice padre Maurizio Patriciello. (La Repubblica)
Un summit sollecitato dai medici per l'ambiente e che ha visto la presenza del vice presidente della Regione Campania e assessore all'Ambiente, Fulvio Bonavitacola – "Ci dobbiamo liberare quanto prima di questo brand nefasto”, ha detto al tavolo – dei vertici delle forze dell'ordine, di alcuni parlamentari, di don Maurizio Patriciello, e della procuratrice di Napoli Nord, Maria Antonietta Troncone. (QUOTIDIANO NAZIONALE)