Meraviglia e rovine: le lacrime di Beirut

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Il Fatto Quotidiano ESTERI

“Oggi la mamma è morta”: con questa citazione da Camus si apre la striscia che il vignettista Kerbaj dedicava anni fa al suo rapporto con Beirut, madre sorella amante e molto di più. L’immagine sotto quella didascalia raffigura il rudere del cinema “L’Oeuf”, edificio simbolo mai finito e crivellato dai mortai durante la guerra civile … (Il Fatto Quotidiano)

Su altre testate

Il primo ministro libanese Najib Mikati ha chiesto alle Nazioni Unite di fornire aiuti d'emergenza agli sfollati dopo l'avvio delle operazioni di terra da parte di Israele in Libano. (Tuttosport)

Ormai vive qui, insieme alla sua famiglia e ad altri parenti, una dozzina di persone in tutto. Sarah sarebbe dovuta tornare sui banchi di scuola la settimana scorsa. (Il Fatto Quotidiano)

Gli attacchi di Israele contro Hezbollah continuano a mietere vittime civili in Libano. La comunità internazionale si interroga, mentre si moltiplicano le critiche e lo sdegno nei confronti dell’amministrazione di Benjamin Netanyahu, invisa agli osservatori più sensibili. (L'Unione Sarda.it)

ARTE Reportage - Libano, una guerra senza nome - Guarda il documentario completo

I servizi di Ignazio Cassis sconsigliano i viaggi in Libano e raccomandano ai cittadini svizzeri di lasciare il Paese con i propri mezzi. Il DFAE afferma che non sta organizzando alcuna partenza. (Corriere del Ticino)

Adesso, con l'attacco di Israele contro Hezbollah, il flusso si è invertito e sono i libanesi a fuggire nella Siria del presidente Bashar al-Assad. Le stime parlano di circa 100mila sfollati tra libanesi e siriani che hanno varcato i confini della Siria. (Servizio Informazione Religiosa)

I combattimenti tra Israele e Hezbollah, nel sud del Libano, stanno rendendo la vita delle persone un vero inferno. Circa 60 famiglie sciite sono state costrette a rifugiarsi in un hotel abbandonato a pochi chilometri a nord di Nabatiyeh, nota roccaforte dell'organizzazione para-militare vicina all'Iran. (Arte.tv)