Finalmente una legge perl'assistenza sanitaria ai senza fissa dimora
/11/2024 07:10:00 Arriva finalmente l’approvazione in Italia di una legge di grande civiltà: l’assistenza medica alle persone senza fissa dimora. La legge è stata approvata all’unanimità da entrambi i rami del Parlamento. Il "medico di strada" presterà assistenza sanitaria a chi dorme per strada, in macchina, sotto ai ponti, o a donne vittime di violenza che, avendo perso la residenza, non possono più accedere al servizio sanitario. (Tp24)
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Arriva in Italia il «medico di strada», grazie a una legge appena approvata all'unanimità dai due rami del Parlamento. Il medico di strada darà assistenza sanitaria a chi dorme per strada, in macchina, sotto ai ponti, oppure a donne vittime di violenza che hanno perso la residenza e al servizio sanitario non possono più accedere. (Corriere Roma)
Via libera definitivo alla proposta di legge sull’assistenza sanitaria alle persone senza dimora. Dopo il sì espresso dalla Camera lo scorso giugno, anche il Senato ha approvato all’unanimità il testo a firma dell’onorevole Marco Furfaro del Partito democratico che riconosce la possibilità di avere un medico di base a chi vive per strada. (Vita)
“Si tratta di un’iniziativa fondamentale per garantire l’accesso alle cure a coloro che si trovano in situazioni di grave difficoltà economica”, afferma Santangelo. (ChietiToday)
130 sì per garantire finalmente l'assistenza sanitaria a chi, per motivi/scelte personali relative a difficoltà non sindacabili, non risulta residente in nessuna casa, circa 96mila persone stimate sul territorio italiano. (Marie Claire)
Dopo l’approvazione definitiva della legge che garantisce l’accesso al medico di base e alle cure mediche anche alle persone senza residenza, viene attuato il diritto alla salute per tutti i cittadini. (La Legge per Tutti)
Una conquista sociale arrivata solo oggi, ma necessaria da anni, che nasce dalla proposta del deputato Marco Furfaro (PD). La normativa elimina l’obbligo di avere un indirizzo di residenza per accedere ai servizi del Servizio Sanitario Nazionale, una barriera che per troppo tempo ha escluso migliaia di persone dal diritto alla salute. (Torino Cronaca)