Calenzano, il lutto e la rabbia: “Sicurezza trascurata”
“Siamo stanchi di sentire di uomini e donne che muoiono mentre lavorano”. Non è solo il vento di tramontana che soffia su piazza Vittorio Veneto a far stringere nei giubbotti e nei piumini le oltre mille persone che partecipano alla manifestazione di Cgil Cisl Uil per reclamare più sicurezza. Nel giorno di lutto di un’intera regione, alla commozione e al dolore per la morte di Vincenzo Martinelli, Carmelo Corso, Davide Baronti, Franco Cirelli e Gerardo Pepe, nomi subito scanditi in piazza, si aggiunge la richiesta corale di conoscere la verità e avere giustizia. (il manifesto)
Su altri media
Una tragedia che avrebbe potuto essere anche più grave perché accanto alla pensilina di ricarica dove si è verificata l’esplosione ci sono almeno 20 cisterne che contengono carburante. E a Cremona, dove esiste un deposito molto simile, non manca qualche preoccupazione. (CremonaOggi)
Lo ha annunciato questa mattina il sindaco Giuseppe Carovani, partecipando all’omaggio alle vittime davanti ai cancelli del deposito, insieme alle Istituzioni regionali e a rappresentanti della Giunta e del Consiglio comunale. (055firenze)
Di questi, tre si trovano in Valbormida, quattro (almeno per ora) nell'area che va da Savona a Bergeggi e due nel ponente della provincia; tre sono industrie chimiche, gli altri 6 sono impianti di stoccaggio. (IVG.it)
Una circostanza che, per i … (Il Fatto Quotidiano)
Francesca Re David, segretaria confederale della Cgil, risponde al telefono dalla stazione di Firenze, di ritorno dalla manifestazione Basta Morti sul Lavoro di Calenzano, organizzata dai sindacati dopo la strage al deposito dell’Eni. (il manifesto)
Oggi le sue parole sono riportate da Repubblica. L'autotrasportatore napoletano aveva espresso preoccupazioni per le «continue anomalie riscontrate sulla base di carico», e lo aveva anche segnalato ai suoi superiori con una lettera. (ilmattino.it)