Bankitalia, nel 2024 Pil più basso di quanto stimato dal governo, sulle riforme serve maggiore chiarezza

«I conti in corso d'anno mostrano un andamento incoraggiante», ma il programma delineato nel Psb (ovvero nel Piano strutturale di bilancio annunciato dal governo) non è esente da rischi». Sergio Nicoletti Altimari, capo del dipartimento di economia e statistica di Bankitalia, in audizione sul Psb, lancia l’allarme sui conti pubblici e di conseguenza la Manovra fiscale. Principalmente per la crisi economica incombente – che potrebbe ridurre il Pil e di conseguenza le entrate fiscali – e l’effetto sul medio e lungo periodo del taglio delle tasse e degli sgravi sul lavoro (leggi: taglio permanente del cuneo fiscale. (Corriere della Sera)

Ne parlano anche altri media

L'istituto di Via Nazionale ha rivisto le stime di crescita del Pil per il 2024, portandole allo 0,8%. Le preoccupazioni riguardano la tenuta del sistema pensionistico se venissero resi strutturali gli sgravi contributivi. (Sky Tg24 )

Il ministro dell'Economia Giorgetti, in audizione nelle commissioni Bilancio di Camera e Senato, ha presentato il Piano strutturale di bilancio di medio termine 2025-2029: "Le recenti revisioni Istat rendono più difficile il conseguimento di una variazione annuale del Pil reale dell'1%, per l'anno in corso". (Fanpage.it)

Il colpo più duro è sul Pil. Doloroso, per Giorgia Meloni, perché la previsione della Banca d’Italia buca la narrazione trionfalistica della crescita superiore alle attese di tutte le istituzioni economiche. (la Repubblica)

Giorgetti ammette: nel 2024 la crescita sarà sotto l’1%

Che può garantire a Roma un'importante leva per invertire la tendenza in Europa e conquistare fiducia sui mercati. Verso spread più bassi grazie all'impegno del governo di riportare in anticipo il disavanzo sotto il 3 per cento. (ilgazzettino.it)

" così il ministro dell'Economia Giorgetti in audizione alla Camera dei Deputati. Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev (L'Unione Sarda.it)

Sembra quasi che ci siano due ministri dell’Economia, quasi identici non solo nel nome, Giancarlo Giorgetti, ma anche nei progetti e negli obiettivi. (il manifesto)