Emanuele Tufano ucciso a 15 anni a Napoli, intervista Paola Brunese: «Troppi ragazzi armati: genitori poco presenti»

Emanuele Tufano ucciso a 15 anni a Napoli, intervista Paola Brunese: «Troppi ragazzi armati: genitori poco presenti»
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Paola Brunese, presidente del Tribunale per i minorenni di Napoli, commenta quello che è accaduto l’altra notte in uno dei vicoli a ridosso del corso Umberto dove un quindicenne è stato ucciso da un proiettile che lo ha raggiunto alla schiena. Che cosa ha pensato quando ha saputo della morte di Emanuele Tufano? «Ho provato un immenso dolore e mi sono chiesta se il Tribunale che dirigo potrebbe fare di più per prevenire episodi così devastanti». (ilmattino.it)

Su altri media

Hanno spiegato di aver buttato gli scooter a terra e di essersi chinati, accovacciati dietro un’autovettura per schivare i proiettili. Già, perché per la morte del 15enne della Sanità, c’è una svolta investigativa: sono stati interrogati due minorenni, entrambi sono sotto accusa ed entrambi sono a piede libero. (ilmattino.it)

Capire quello che sta succedendo al rione Sanità in queste ore non è facile. Il muso duro ai cronisti che si addentrano ai lati della piazza, all'ombra del Munacone, li dove sostano i mezzi («non vogliamo parlare, nemmeno un ricordo, niente») non significa strafottenza nei confronti di com'è percepita nell'opinione pubblica la morte di Emanuele Tufano, 15 anni, ammazzato in una folle sparatoria notturna al corso Umberto, 20 bossoli a terra, un morto e due feriti. (Fanpage.it)

4 A cura di Nico Falco (Fanpage.it)

Emanuele Tufano morto nello scontro tra bande del Mercato e della Sanità, il racconto dei due minori indagati

Si entra a 13, 15 anni e si arriva ad avere un ruolo ai vertici presto, prestissimo a 17, 20 anni. In ogni angolo del pianeta l’età media dei membri delle organizzazioni criminali si è abbassata, dalla fratellanza Bahala Na Gang filippina alla Mocro mafia nella regione del Rif, sino ai clan napoletani. (Corriere della Sera)

In due, un 17enne e un 15enne, sono indagati a piede libero per la sparatoria e per il possesso di armi, con il più piccolo che per gli investigatori potrebbe essere stato l’esecutore materiale. (ROMA on line)

“Questo ennesimo episodio, frutto di un regolamento di conti tra bande giovanili,” ha dichiarato la senatrice, “ci costringe a riflettere su una realtà che non possiamo più ignorare”. Aloiso (M5S): “Contro la violenza minorile e le baby gang è fondamentale avviare percorsi di educazione emotiva e di recupero” Di (Orizzonte Scuola)