Cosa succede ora che l'Ucraina può usare i missili statunitensi contro la Russia

La guerra in Ucraina sta per entrare in una nuova fase, potenzialmente decisiva per gli equilibri del conflitto. Il presidente americano Joe Biden ha autorizzato Kyiv a utilizzare i potenti missili a lungo raggio Atacms per colpire obiettivi all'interno del territorio russo, una svolta significativa nella strategia occidentale che finora aveva sempre posto severe restrizioni sull'uso offensivo delle armi fornite contro il territorio della Federazione russa (WIRED Italia)

Se ne è parlato anche su altri media

Una fonte a conoscenza della questione ha riferito ad Axios che il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha dato l’ok all’Ucraina a utilizzare missili a lungo raggio, ovvero il Army Tactical Missile System (ATACMS), sul territorio della Russia ma solo nella regione di Kursk, dove sono state schierate truppe dalla Corea del Nord. (LAPRESSE)

La Cina ha riaffermato le sue richieste urgenti di soluzione politica alla guerra in Ucraina, in risposta al via libera di Washington a Kiev sull'utilizzo dei missili americani a lungo raggio contro obiettivi militari all'interno della Russia. (Tiscali Notizie)

Al leader ucraino la conferma dell'appoggio del G7. Su iniziativa della premier Meloni, i sette Grandi hanno firmato una nuova dichiarazione per i mille giorni dall'aggressione di Mosca: «Putin è l'unico ostacolo alla pace». (ilmattino.it)

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Che se ne sia consapevoli o meno quella che viviamo è l’epoca del raggiungimento del successo a tutti i costi, l’epoca in cui persino il danaro pare aver abdicato a quel ruolo di bene primario che niente e nessuno sembrava potergli sottrarre. (IlSudest)

Se la decisione di permettere alle forze armate ucraine di utilizzare i missili a lungo raggio statunitensi per colpire il suolo russo fosse "effettivamente formulata e comunicata al regime di Kiev, allora, ovviamente, si tratterebbe dell'avvio di un ciclo di tensione qualitativamente nuovo e di una situazione qualitativamente nuova dal punto di vista del coinvolgimento degli Stati Uniti in questo conflitto", ha detto chiaro e tondo il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ai giornalisti. (Liberoquotidiano.it)

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