Missili russi su Sumy e Kharkiv, droni in volo sull’Ucraina

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ESTERI

Nelle prime ore del mattino, mentre la tregua pasquale annunciata da Mosca si è conclusa senza proroghe, i cieli dell’Ucraina sono tornati a essere solcati da droni e missili. L’Aeronautica Militare ucraina ha segnalato su Telegram l’impiego di missili guidati "Kab", lanciati da aerei tattici russi sulle regioni di Sumy e Kharkiv, già duramente colpite nei mesi scorsi. A questo si aggiunge la presenza di droni da ricognizione, che sorvolano diverse aree del paese, mentre nell’est si intensifica l’attività dell’aviazione tattica russa, con il rischio concreto di nuovi attacchi aerei.

La fine del cessate il fuoco – dichiarato unilateralmente da Putin per 30 ore in occasione della Pasqua ortodossa – era stata anticipata dal Cremlino, che aveva escluso qualsiasi estensione. Kiev, da parte sua, aveva denunciato 2935 violazioni da parte russa durante la breve tregua, mentre Zelensky aveva proposto, senza successo, una sospensione degli attacchi più lunga, limitata però ai soli bombardamenti su infrastrutture civili. Poche ore dopo la scadenza, l’allerta aerea è scattata in diverse regioni, da Chernihiv a Zaporizhia, con droni diretti verso obiettivi strategici.


L’addio a Papa Francesco nelle chiese del mondo

Mentre infuria la guerra, in un’altra parte del mondo i fedeli si stringono attorno al ricordo di Papa Francesco, scomparso il 21 aprile all’età di 88 anni. Dalle chiese del Messico a quelle dell’Indonesia, passando per il Kenya e persino la Russia, migliaia di persone hanno partecipato a celebrazioni e veglie di preghiera, rendendo omaggio a un pontificato che ha segnato la storia recente della Chiesa. Senza retorica, ma con un silenzio carico di emozione, molti hanno trovato nelle messe e nei rosari un modo per elaborare il lutto, mentre i preparativi per i funerali entrano nel vivo.