Contro la crisi del gas le risorse in Adriatico sono ancora inutilizzate. Abbiamo giacimenti da miliardi di sm
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Le alternative per sganciarsi dalla dipendenza dalla Russia sono diverse e, per ora, si stanno valutando fornitori di altri Paesi per compensare i tagli.
Il quadro. La produzione marchigiana, prima della moratoria del 2019, poteva contare di 36 piattaforme, 210 pozzi totali e 116 pozzi produttivi.
Un doppio problema, quello della contrazione delle risorse e del conseguente aumento dei costi, che non può che peggiorare nei prossimi mesi
Stando ai dati riportati nel Pitesai, la produzione di gas nel 2020 si è contratta a 5,93 milioni di smc, pari allo 0,13% del totale nazionale. (corriereadriatico.it)
Ne parlano anche altri giornali
Il «piano trivelle» Sempre secondo le stime di Nomisma Energia dai Lidi ferraresi alle Marche, si potrebbero rimettere in moto circa 50 piattaforme in grado di fornire circa 3 miliardi di metri cubi di gas all’anno Secondo i calcoli di Nomisma Energia si tratta di una cifra che si avvicina a 40 miliardi di metri cubi, situati a circa 40 chilometri al largo di Venezia. (Corriere della Sera)
Eppure negli ultimi vent'anni la produzione nazionale è crollata, passando dai 16 miliardi e mezzo di metri cubi del 2000 ai circa 3 attuali. Poi c'è il nodo del rilancio dei giacimenti in funzione, su cui gli investimenti si sono ridotti proprio per effetto della stretta degli ultimi anni (ilGiornale.it)
Ad esempio in Val d’Agri, in Basilicata, il più grande giacimento europeo sulla terraferma, che potrebbe ancora aumentare la propria produzione di gas Peccato viaggi a scartamento ridotto come l’intera produzione nazionale di metano tornata nel 2021 ai livelli del 1954. (Corriere della Sera)