Berlinguer, dal compromesso al mito

Non dev’essere affatto facile fare un film su Berlinguer. Bisogna dar atto ad Andrea Segre di averci provato; e lo ha indubbiamente aiutato l’aver ristretto la trama ai cinque anni che vanno dal 1973 (attentato a Sofia, enunciazione della strategia del «compromesso storico») al ‘78 (sequestro e assassinio di Moro da parte delle Br, esaurimento del rapporto tra Pci e Dc). Sono gli anni dell’ascesa… (La Stampa)

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«Ho cominciato a pensare a questo film leggendo il libro di Piero Ruzzante sugli ultimi giorni di Berlinguer (Eppure il vento soffia ancora, Utet, 2020). (il manifesto)

Diciamo che il film di Andrea Segre, dal 31 ottobre nelle sale con Lucky Red, con Elio Germano (nella foto) che interpreta con la giusta distanza il segretario del più grande partito comunista occidentale, è costruito perfettamente per fare un santino (senza accezione negativa) di Enrico Berlinguer ritratto nei cinque anni - dal 1973, quando sfuggì a Sofia a un attentato dei servizi bulgari e in Cile saliva al potere Pinochet, al marzo del 1978 con l'assassinio, da parte delle Brigate Rosse, del presidente della Democrazia Cristiana Aldo Moro (un compassato Roberto Citran) - in cui ha lavorato al cosiddetto «compromesso storico» e in cui parla di uguaglianza e giustizia sociale girando l'Italia, incontrando tutti, sempre con la sigaretta in mano e con un conciliante retrosorriso. (il Giornale)

Bertuccioli Un mare di bandiere rosse e di pugni alzati ondeggiavano sopra una folla sterminata che nemmeno una piazza come quella di San Giovanni era in grado di contenere. Il segretario del Partito Comunista Italiano si era spento a soli 62 anni, lui, leader amatissimo che aveva guidato quello che allora era il più importante partito comunista del mondo occidentale, con un milione e 700mila iscritti e dodici milioni di elettori. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Festa del Cinema di Roma, la cerimonia di apertura tra lustrini e applausi: sul red carpet Germano, Verdone, Foglietta, Lauro

Ed è talmente convinto dell’ideologia portata avanti dal partito che rappresenta (PCI), da essere un militante fiero e libero, praticamente da tutta la vita. “Qualunque cosa succede nella vita bisogna andare avanti”, dice Enrico Berlinguer alla figlia Maria in una scena del film di Andrea Segre (Artribune)

La grande ambizione di Andrea Segre, film che ha aperto la Festa del cinema di Roma (in sala il 31 ottobre) e racconta il segretario del più importante Partito comunista del mondo occidentale durante cinque anni fondamentali per la storia della Repubblica: dal 1973, l’attentato a Sof… (la Repubblica)

Dopo la pre-apertura in salsa hollywoodiana, con un Francis Ford Coppola instancabile che - a 85 anni - per due giorni è stato protagonista da un capo all’altro di Roma (da Cinecittà al Campidoglio, dove ha ricevuto la Lupa Capitolina, passando dall’Auditorium per l’anteprima nazionale del suo ultimo film «Megalopolis», fino all’incontro con Alice Rohrwacher al Cinema Troisi), ieri ha preso ufficialmente il via la 19esima edizione della Festa del Cinema, diretta da Paola Malanga. (Corriere Roma)