Per Calenzano i due periti di Capaci

L'inchiesta sull'esplosione nel deposito di idrocarburi dell'Eni di Calenzano passa per le perizie tecniche, affidate a due esperti di esplosivi che hanno lavorato all'indagine per la strage di Capaci, di cui si era occupato lo stesso procuratore di Prato Luca Tescaroli quando era pm a Caltanissetta, ma anche dalle testimonianze di chi c'era e si è salvato. Come quella di un collega di Vincenzo Martinelli, il primo autista delle autocisterne nella zona di carico morto nella deflagrazione. (il Giornale)

Ne parlano anche altri giornali

PRATO "Basta morti sul lavoro". Un’emergenza che non può essere più rimandata e che chiede provvedimenti concreti per fermare la strage infinita. (il Resto del Carlino)

Il procuratore Luca Tescaroli, che dirige le indagini, ha nominato tre medici legali che dovranno effettuare l'autopsia sulle salme delle cinque vittime (tre corpi sono stati recuperati sotto le macerie ieri mattina). (Adnkronos)

LA PROCURA INDAGA PER OMICIDIO COLPOSO PLURIMO E SULLE OPERAZIONI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA. La procura conferma di aver aperto un fascicolo per omicidio colposo plurimo – sono morte cinque persone – crollo doloso di costruzioni o altri disastri e rimozione dolosa delle cautele contro gli infortuni sul lavoro. (Il Fatto Quotidiano)

Lutto e rabbia per la strage di Calenzano, il minuto di silenzio e la corona al deposito Eni: «Siamo tutti miracolati»

Aveva fatto parte della Brigata paracadutisti «Folgore», Franco Cirelli, una delle cinque vittime dell’esplosione avvenuta ieri in un deposito Eni di Calenzano. Lo hanno raccontato oggi ai giornalisti i cittadini di Cirigliano (Matera), piccolo paese con circa 300 abitanti dove il 50enne viveva con la compagna e due figli piccoli. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Alle 10 in punto è stato osservato un minuto di silenzio in piazza del Comune, scandito dai rintocchi della campana di Palazzo Pretorio, alla presenza di una delegazione della giunta e del gonfalone listato a lutto. (notiziediprato.it)

Oggi nessuno degli autisti ha voglia di parlare: è il giorno del dolore. (Corriere Fiorentino)