Covid e lockdown: il cervello degli adolescenti è invecchiato

Il periodo del covid, come si è più volte osservato, ha avuto un impatto deleterio per i giovanissimi. La chiusura forzata delle scuole, l’interruzione delle relazioni con gli amici, la sospensione delle attività sociali e sportive, hanno accentuato ansia e depressione. Ora uno studio americano ha indagato come i lockdown legati alla pandemia abbiano influito sulla struttura stessa del cervello degli adolescenti. (Donna Moderna)

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Con la pandemia il cervello degli adolescenti è 'invecchiato' più in fretta, con un'anomala maturazione accelerata, più pronunciata nelle ragazze che hanno visto uno sviluppo cerebrale accelerato in media di 4,2 anni; 1,4 anni in più rispetto all'età anagrafica nei maschi. (l'Adige)

Che i lockdown stabiliti dai governi di tutto il mondo, in tempo di pandemia, avessero avuto ripercussioni sul benessere mentale de ragazzi è qualcosa che hanno documentato svariati studi scientifici. La pandemia ha ridotto le interazioni sociali tra gli adolescenti e ha portato a problemi di ansia, depressione e stress, soprattutto nelle ragazze. (Il Fatto Quotidiano)

Per le ragazze di 4,2 anni, per i ragazzi di 1,4 anni (isnews.it)

Studio: la pandemia ha accelerato lo sviluppo cerebrale dei giovani

La ricerca, pubblicata sulla rivista Pnas (Proceedings of the National Academy of Sciences) si è soffermata sugli effetti che stress cronico e continue avversità hanno avuto sullo spessore della corteccia cerebrale, il tessuto esterno del cervello. (Pazienti.it)

Con la pandemia e il lockdown il cervello degli adolescenti è “invecchiato” più in fretta, con un'anomala maturazione accelerata, più pronunciata nelle ragazze che hanno visto uno sviluppo cerebrale accelerato in media di 4,2 anni; 1,4 anni in più rispetto all'età anagrafica nei maschi. (Il Sole 24 ORE)

Le restrizioni sociali introdotte durante il primo anno della pandemia da Covid-19 hanno contribuito ad accelerare lo sviluppo cerebrale degli adolescenti, secondo uno studio condotto dall’Università di Washington. (Umbria Journal il sito degli umbri)