Campi di detenzione in Albania: 4 dei 16 stranieri possono già tornare in Italia

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Migranti

SHENGJIN. L'Italia era la meta sognata dai 16 migranti intercettati in mare la notte di domenica scorsa. Ieri mattina sono invece sbarcati nel porto di Shengjin, in Albania, dopo un lungo viaggio a bordo della nave Libra della Marina militare: i 10 bengalesi e i 6 egiziani, i primi a sperimentare le procedure accelerate di frontiera in un Paese terzo, saranno trattenuti nel campo di Gjader, nella speranza di poter comunque evitare il rimpatrio. (l'Adige)

Ne parlano anche altre fonti

DALLA NOSTRA INVIATASehngjin (ALBANIA) Debutto con sorpresa ieri per i due centri italiani per migranti allestiti in Albania, primo esperimento di procedure accelerate per l’asilo e le espulsioni condotte in un Paese terzo. (Corriere della Sera)

Tu chiamala se vuoi, accoglienza. Il naufragio in mare, il salvataggio, il trasbordo sulla Libra, tre giorni di viaggio fino all’Albania, mezza giornata passata dentro l’hotspot tra una serie di colpi di scena, una notte di attesa e un domani tutto da raccontare. (Il Fatto Quotidiano)

Quella nella quale l’intera Europa volgeva lo sguardo sulla premier italica che con coraggio e sprezzo del pericolo, risolveva il problema dei migranti nel Continente. Colei che per prima, incurante delle critiche, dimostrava che trasportare esseri umani ripescati in mare in un hot spot creato in un Paese extra-Ue, costato centinaia di milioni di euro, fosse la panacea del grande male. (LA NOTIZIA)

Cpr, accoglienza e soldi alle coop: l'intesa mette ko gli affari sporchi

Il mondo delle organizzazioni umanitarie si mobilita contro il Protocollo d'intesa tra Italia e Albania sui migranti. (Famiglia Cristiana)

Lo ha detto la segretaria del Pd Elly Schlein, parlando con i giornalisti a Bruxelle a margine del summit pre-Consiglio dei Socialisti."Non è possibile scegliere su una nave - ha aggiunto - chi è fragile, chi non lo è, chi è minore e chi no. (Tiscali Notizie)

E se il «modello Albania» che sta studiando mezza Europa riuscisse a sconfiggere il business dell'immigrazione clandestina che guadagna migliaia di euro a ogni viaggio dai migranti, una robina tra i cinque e i sei miliardi di dollari? Le Ong sono pagate da governi e grandi compagnie per fare il lavoro sporco, raccattarli in mare ed evitare che mercantili, portacontainer e petroliere debbano farlo per la legge del mare, gli scafisti (e i terroristi che vogliono portare la jihad in Occidente) lo sanno e ne approfittano. (il Giornale)