Con Meloni alla Cop29 anche l’Europa può partecipare al gioco dei negazionisti
Sembrava dover essere ricordato come uno scontro titanico quello di Dubai per ottenere alla Cop 28 quel vago “transition away” dai combustibili fossili. Ora, a Baku, se lo sono perfino dimenticato ed anzi hanno ricordato che è colpa dei consumatori se i petrolieri sono costretti a estrarre e vendere schifezze. In Azerbaijan la presenza di Giorgia Meloni non è stata casuale. Anzi, ha voluto rimarcare che anche l’Europa può partecipare al gioco dei negazionisti. (Il Fatto Quotidiano)
Se ne è parlato anche su altre testate
Gli esperti incaricati dalle Nazioni Unite stimano che il fabbisogno di finanziamenti per il clima per i Paesi in via di sviluppo (esclusa la Cina) ammonterà a 2,4 trilioni di dollari all'anno entro il 2030, suddivisi come segue: Di cosa hanno bisogno i Paesi in via di sviluppo? (la Repubblica)
Il commissario Wopke Hoekstra si è anche impegnato a rendere più competitiva l'industria europea dell'energia pulita, perché la decarbonizzazione non è solo una strategia climatica ma anche economica e di crescita PUBBLICITÀ (Euronews Italiano)
Nel suo discorso Meloni tira fuori una “ricetta” per la transizione fatta di svariate cose diverse, ma unite dalla stessa caratteristica: l’inutilità ai fini della transizione. (Il Fatto Quotidiano)
Per mitigare i cambiamenti climatici e adattarsi ai loro impatti servono fondi. Alla Cop29 i Paesi sono molto distanti su quanto e chi debba pagare. (LifeGate)
Il nuovo obiettivo comune di finanza climatica (Ncqg), il tema di questa Conferenza delle parti, comincia, così, a prendere forma. O meglio, è uscita dalle stanze dei negoziatori, e ha preso la forma di un documento ufficiale, uscito nella mattinata di mercoledì 13 novembre. (WIRED Italia)
Dopo anni di stallo sono stati adottati gli standard di qualità dei crediti di carbonio, fondamentali per il lancio di un mercato globale che finanzierebbe progetti di riduzione delle emissioni di gas serra (Sky Tg24 )