L’esercito turco circonda Kobane e si prepara all’invasione del Kurdistan siriano

La Turchia si sta preparando ad attaccare i curdi della città di Kobane, intorno alla quale ha ammassato truppe e mezzi militari delle milizie che sostiene in Siria. Solo l’intercessione degli Stati Uniti, che sostengono i curdi, avrebbe momentaneamente fermato l’operazione che sembrava imminente. Ieri sarebbe infatti entrato in vigore un cessate il fuoco tra le parti ostili, ma è difficile valutarne la tenuta in quanto in alcune zone i combattimenti non si sono fermati. (L'INDIPENDENTE)

Su altri media

Il “Sultano” di Ankara, Recep Tayyip Erdogan, ha tuonato che “la fine è ormai in vista” per il PKK di Ocalan e la Milizia curda siriana gemella, ovvero l’YPG che controlla militarmente il Rojava, la regione a maggioranza curda a oriente dell’Eufrate nel nord -est della Siria. (Il Fatto Quotidiano)

Alleati degli Stati Uniti e principali beneficiari, a livello strategico, della fine dell'era Assad in Siria, Turchia e Israele sono in rotta di collisione. Leggi tutta la notizia (Virgilio)

In Siria e non solo, scrive il Wall Street Journal dei due Paesi che hanno una storia di relazioni difficili e a dir poco tese. Gestire questa rivalità diventerà probabilmente, secondo il giornale, una delle priorità dell'Amministrazione Trump, che si insedierà tra un mese. (Adnkronos)

Gli occhi sul Rojava (di M. Perduca)

Le milizie filo-turche hanno, infatti, ripreso gli attacchi contro i curdi con il supporto tecnologico e logistico delle forze armate di Ankara. (Adnkronos)

Gestire questa rivalità diventerà probabilmente, secondo il giornale, una delle priorità dell’Amministrazione Trump, che si insedierà tra un mese. (Adnkronos) – Alleati degli Stati Uniti e principali beneficiari, a livello strategico, della fine dell’era Assad in Siria, Turchia e Israele sono in rotta di collisione. (CremonaOggi)

Mentre nelle cancellerie di mezzo mondo si cerca di capire che intenzioni abbia realmente Ahmed Sharaa, l’ex qaedista più conosciuto col nome di battaglia al Jolani, ci sono due fronti su cui le cose “avanzano” in modo sempre più preoccupante: il primo è il ruolo che le donne nella nuova Siria, si legge che “avranno funzioni in armonia con la loro natura”, il secondo è la situazione nella parte nord-occidentale del paese. (L'HuffPost)