Corsa spaziale tra sogni e ruolo di Italia e Europa

Dimentichiamo John Fitzgerald Kennedy, almeno per un attimo: «Andiamo sulla Luna non perché sia facile, ma perché è difficile». Certo. È dura riconquistare la Luna, come rimane importante la proiezione della potenza tecnologica. Ma perché questo sforzo enorme per tornarci? Quel «perché» del 1961 oggi è molto più complesso. Nell’algoritmo che ci riporta sulla Luna c’è molta più scienza, economia, mercato, geopolitica intricata come uno gnommero di Gadda. (Corriere della Sera)

Se ne è parlato anche su altri giornali

E che integra investimenti pubblici e privati. La sfida è duplice: sulla Luna e intorno alla Terra. (Corriere della Sera)

MeteoWeb (MeteoWeb)

Il programma Moonlight fornirà servizi di comunicazione a bassa latenza e alta velocità tra la Terra e la Luna, oltre a consentire atterraggi autonomi e precisi, e una maggiore mobilità sulla superficie lunare. (Astrospace.it)

Leonardo: l'economia lunare in viaggio verso i mille miliardi. Ed è anche made in Italy

– Telespazio, joint venture tra Leonardo (67%) e Thales (33%), ha firmato oggi a Milano un contratto con l’Agenzia Spaziale Europea (ESA), del valore di 123 milioni di euro, per la realizzazione della prima fase del programma Moonlight. (Agenzia askanews)

Parola di Massimo Comparini, direttore della divisione spaziale di Leonardo e presidente di Thales Alenia Space che dal 14 al 18 ottobre sarà impegnato per l’«International Astronautical Congress» a Milano, congresso internazionale del settore spazio che vedrà la partecipazione di oltre 10mila stakeholders del settore provenienti da tutto il mondo. (Il Sole 24 ORE)

Si punta a fornire servizi di comunicazione e navigazione (LAPRESSE)