Atalanta e lo scudetto, un sogno da trasformare in realtà

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SPORT

L’Atalanta, dopo il roboante 0-4 rifilato alla Juventus a Torino, ha lanciato un messaggio chiaro: lo scudetto non è più un’utopia. Gian Piero Gasperini, con la sua proverbiale capacità di motivare e plasmare squadre, ha dichiarato che “sognare è prima di tutto un piacere”, ma quel sogno, oggi, sembra più concreto che mai. Quella vittoria, definita senza mezzi termini come una ‘dichiarazione d’intenti’, ha riacceso speranze che fino a poco fa apparivano remote. E mentre Bergamo si gode l’ebbrezza di aver umiliato la Vecchia Signora, l’obiettivo si sposta già su un altro tabù da sfatare: l’Inter.

Domenica al Gewiss Stadium andrà in scena uno scontro che potrebbe rivelarsi decisivo. L’Atalanta, che nelle ultime cinque giornate ha raccolto 11 punti contro i 10 dell’Inter e i 6 del Napoli, dimostra di avere sprint nelle gambe e un feeling con il gol che pochi possono eguagliare. Ma non è solo questione di attacco. Se è vero che in Italia lo scudetto si vince spesso grazie a una difesa solida, i nerazzurri dovranno dimostrare di saper tenere la porta chiusa, soprattutto contro avversari di alto livello.

Il momento è propizio. Dopo una fase di stallo, caratterizzata da tre pareggi interni che avevano frenato l’entusiasmo, il trionfo alla Juventus ha riportato il progetto di Gasperini — “provo a vincere e saluto” — tra le ipotesi concrete. Quella voglia di riportare la gente in piazza, di scrivere un’altra pagina di storia, è palpabile. E se il popolo nerazzurro sogna già una statua del mister da affiancare a quella di Garibaldi nella rotonda dei Mille, è perché il sapore di un’impresa epica è nell’aria.