Chiara Ferragni al corteo contro la violenza sulle donne: 'Dovremmo essere tutti femministi'

Anche Chiara Ferragni ha preso parte, questa mattina, alla manifestazione organizzata a Milano in occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne. L'influencer milanese ha documentato la sua partecipazione all'iniziativa con post e storie rilanciati sui suoi social. "We should all be feminist", si legge sul cartello che tiene tra le mani in una foto pubblicata sul suo account Instagram e sotto la scritta "Oggi ed ogni cazzo di giorno". (Adnkronos)

Su altri giornali

L’impegno di Assolombarda per l’eliminazione della violenza contro le donne si rinnova. (Il Sole 24 ORE)

Ricorreva ieri, 25 novembre, la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Come ogni anno, le manifestazioni principali sono state organizzate dai movimenti femministi tra cui il principale è Non Una di Meno. (Trash Italiano)

L'imprenditrice digitale ha voluto mostrarsi ancora una volta al fianco delle donne. Come il primo con cui è scesa dalla scalinata dell'Ariston, la cui frase «Pensati libera», è diventata uno slogan delle donne e per le donne. (Vanity Fair Italia)

Coperchi, chiavi, fischietti, un boato. «Per Giulia Cecchettin e per tutte queste donne non facciamo un minuto di silenzio ma bruciamo tutto» è l’urlo che ha chiuso la manifestazione contro la violenza sulle donne organizzata ieri mattina in largo Cairoli a Milano, proprio di fronte al Castello Sforzesco. (ilGiornale.it)

Chiara Ferragni era in piazza sabato mattina per manifestare contro la violenza sulle donne. È anche salita sul palco per urlare il suo "no al patriarcato", commuovendosi per tutte le donne che sono state uccise dagli uomini. (ilGiornale.it)

È questo il tempo necessario per leggere tutte le storie delle 107 donne uccise dall’inizio dell’anno. Sabato al presidio «Il patriarcato uccide» in largo Cairoli a Milano (poi spostatosi in piazza Duomo) non ci si è limitati a citare un elenco di nomi: si è pronunciata anche la data in cui sono state assassinate, il modo e per mano di chi (nel caso in cui si conosca l’autore del femminicidio). (Corriere Milano)