Il Signore chiederà conto di tutte le lacrime sparse
Nel «compimento dei mille giorni dell’aggressione militare di ampie dimensioni che gli ucraini stanno subendo» Papa Francesco ha inviato oggi una lettera al nunzio apostolico nel martoriato Paese, arcivescovo Visvaldas Kulbokas, auspicando che la parola pace possa presto «risuonare nelle famiglie, nelle case e nelle piazze della cara Ucraina». Caro Fratello, attraverso questa lettera, che indirizzo a te in quanto mio rappresentante nell’amata e martoriata Ucraina, desidero abbracciare tutti i suoi cittadini, ovunque essi si trovino. (L'Osservatore Romano)
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In mille giorni di guerra, non è mai mancata la vicinanza di Papa Francesco in continui appelli alla pace. Dio chiederà conto delle lacrime sparse in Ucraina. Ha scritto oggi al nunzio a Kiev. Servizio di Cristiana Caricato Ucraina mille giorni di guerra, Papa: Dio chiederà conto delle lacrime sparse (TV2000)
A constatarlo tristemente è Papa Francesco che ha inviato oggi una lettera al nunzio apostolico in Ucraina, arcivescovo Visvaldas Kulbokas, in occasione dello scoccare dei primi mille giorni di conflitto che, come ha sottolineato lo stesso pontefice, ha già provocato “numerose vittime”, “bambini e adulti, civili e militari, come pure i prigionieri, che si trovano spesso in deplorevoli condizioni”. (Agenzia askanews)
A colloquio con i media vaticani il capo della Chiesa greco-cattolica ucraina ribadisce la condanna verso una guerra stigmatizzata come “insensata e sacrilega” e rilancia l’appello a nome della popolazione a non essere abbandonata: “Non lasciateci soli”, dice. (Vatican News - Italiano)
“La guerra ci rende disumani. Sono queste le parole con cui Papa Francesco ha aperto l’Angelus di domenica 17 novembre. (LAPRESSE)
Inviata a Kyiv (Famiglia Cristiana)
Fin dall’inizio la Chiesa in Polonia ha fornito aiuti materiali, per centinaia di milioni di euro, alle vittime della guerra. (Vatican News - Italiano)