L’enigma dei tassi d’interesse della BCE: i mutuatari italiani sono davvero avvantaggiati?

Una decisione che fa soffiare un vento di ottimismo La Banca Centrale Europea (BCE) ha effettuato il suo terzo taglio dei tassi d’interesse nel 2024, offrendo un benvenuto sollievo ai mutuatari italiani. Questa decisione, che riduce i tassi di 25 punti base, segue due tagli precedenti e si inserisce in una tendenza che potrebbe continuare. Il tasso sui depositi è ora al 3,25%, quello sulle operazioni principali di rifinanziamento al 3,40%, e il tasso sui prestiti marginali al 3,65%. (ComplianceJournal.it)

Su altre testate

La domanda di credito delle imprese in Italia è continuata a diminuire, seppur più lievemente rispetto ai ritmi registrati a partire dai primi mesi del 2023, eppure la richiesta di mutui da parte delle famiglie "ha registrato un nuovo marcato aumento". (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Importanti novità sui mutui, SkyTG24 ha riportato i dettagli su come cambia la rata mensile dopo il taglio dei tassi della BCE. La Banca Centrale Europea ha ridotto nuovamente i tassi di interesse: con questa decisione il tasso sui depositi è sceso al 3,25%, quello sulle operazioni di rifinanziamento principali al 3,40% e infine quello sui prestiti marginali è al 3,65%. (iLMeteo.it)

Se fino a pochi mesi fa era possibile trovare depositi vincolati con rendimenti lordi che arrivano fino al 5%, oggi i migliori tassi si fermano al 4% annuo lordo. Il taglio dei tassi dalla Bce rappresenta una buona notizia per chi ha un mutuo variabile, meno per i rendimenti dei conti deposito. (Citywire Italia)

Un sorriso per gli imprenditori marchigiani: la Bce riduce il costo del denaro

Gli effetti sono più evidenti per le rate variabili che hanno già imboccato la via della discesa, anche se resta la distanza con i mutui a tasso fisso. Dopo gli aumenti record degli ultimi due anni, si riduce la forbice tra le due tipologie di prestito, anche se il fisso rimane comunque più appetibile. (Today.it)

Dopo i recenti tagli decisi dalla Banca centrale europea, gli istituti di credito hanno cominciato a ridurre i rendimenti di conti deposito e conti correnti. Un'analisi di Facile.it compara la situazione italiana a quella degli altri Paesi europei: ecco cosa è emerso, e come si colloca il nostro Paese rispetto, ad esempio, a Francia e Germania (Sky Tg24 )

Tale provvedimento è stato preso tenendo conto che persiste il rallentamento della crescita mentre la temuta inflazione è in netto calo. La decisione di un taglio di 25 punti è stata adottata all’unanimità. (Cronache Maceratesi)