Usa, confronto educato tra Vance e Walz: il duello è sui temi politici

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LAPRESSE ESTERI

Entrambi hanno eluso la domanda su un eventuale "attacco preventivo" contro l'Iran Un dibattito “educato”, incentrato sui “temi politici”. È il giudizio dei principali media Usa, dopo che Tim Walz e JD Vance si sono dati battaglia in un confronto tv che si è aperto con uno scambio sui problemi nazionali e internazionali più impellenti, dall’uragano Helene, che ha devastato gran parte del sudest degli Stati Uniti, ai crescenti timori di una guerra regionale in Medio Oriente (LAPRESSE)

Su altri media

Solitamente, va detto, i dibattiti tra i candidati vice non sono troppo interessanti, avendo un impatto limitato. Quest’anno però, viste anche le peculiarità della campagna elettorale in corso, si registrava una discreta attesa per il confronto tra JD Vance e Tim Walz (Panorama)

I due hanno evitato di attaccarsi a vicenda, preferendo criticare i candidati presidenziali Kamala Harris e Donald Trump.Sono stati affrontati temi cruciali come Gaza e l'escalation in Libano e la sicurezza nelle scuole, ma soprattutto l'immigrazione e l'aborto. (il Dolomiti)

Nell'Instant poll realizzato dalla Cnn con i telespettatori subito dopo il dibattito, il senatore dell'Ohio candidato repubblicano alla vicepresidenza ha ottenuto un punteggio di 51 contro il 49 dell'avversario governatore democratico (Secolo d'Italia)

Questo emerge dal recente dibattito televisivo tra i due candidati alla vicepresidenza degli Stati Uniti, Tim Walz per il Partito Democratico e JD Vance per il Partito Repubblicano. Secondo diversi analisti, la performance di Vance è risultata più convincente aumentando le probabilità di rielezione dell’ex presidente, in vista delle elezioni Usa di novembre. (ilmessaggero.it)

Questa notte, su CBS, è stato il turno dei candidati alla vicepresidenza: JD Vance per il Partito Repubblicano e Tim Walz per il Partito Democratico. Anche se il dibattito tra i numeri due non attira la stessa attenzione di quello tra i candidati alla presidenza, l’incontro ha toccato questioni cruciali per gli elettori, mantenendo un tono relativamente pacato rispetto alla tensione del confronto Trump - Harris. (Primonumero)

Nessun colpo memorabile o da ko. Ma il senatore dell’Ohio con laurea a Yale è apparso più a suo agio, più fiducioso, più fluido nell’eloquio, proponendosi come una versione colta ed educata del trumpismo e riuscendo a rendere più appetibile le ricette del tycoon. (opinione.it)