Rugby, l’Italia lotta ma cade contro l’Irlanda
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Rugby, l’Italia lotta ma cade contro l’Irlanda
Roma, 15 marzo – Nel palcoscenico prestigioso dello Stadio Olimpico di Roma, la Nazionale italiana di rugby chiude il proprio percorso nel Sei Nazioni 2025 con una sconfitta per 22-17 contro l’Irlanda, squadra simbolo di solidità e talento. La partita, sebbene terminata con il risultato favorevole agli ospiti, lascia spazio a riflessioni sulle qualità, ma anche sulle fragilità, di una squadra azzurra che ha saputo tenere testa a una delle formazioni più quotate al mondo.
Gonzalo Quesada, tecnico dell’Italia, nel commentare la gara, si è detto soddisfatto della prestazione, pur non celando il rammarico per quanto accaduto. "Abbiamo dimostrato il nostro valore," ha dichiarato Quesada, sottolineando come l’incontro rappresenti un punto alto in termini di intensità e gioco, ma anche un’occasione mancata. In particolare, il coach ha evidenziato due errori cruciali che hanno penalizzato pesantemente la squadra, accompagnati dall’espulsione temporanea di Lamaro sul finire del primo tempo, episodio che ha condizionato lo sviluppo della partita, soprattutto per l’inferiorità numerica che ha segnato quasi metà della ripresa.
In una cornice dominata dal verde delle tribune, affollate dai tifosi irlandesi accorsi numerosi, gli azzurri hanno saputo imporsi per qualità di possesso e dinamismo, mostrando, nei momenti di parità numerica, un controllo efficace e un ritmo che avrebbe potuto mettere in difficoltà qualunque avversario. Tuttavia, la disciplina, tallone d’Achille della formazione italiana, si è rivelata determinante, con episodi che hanno infranto il fragile equilibrio, consegnando di fatto la vittoria agli avversari.
Il punto di bonus ottenuto dalla selezione italiana rappresenta uno spiraglio positivo, contribuendo ad allontanare lo spettro del temuto "cucchiaio di legno." Resta, tuttavia, il rammarico di non aver saputo concretizzare le occasioni create, offrendo agli avversari la possibilità di capitalizzare errori decisivi, soprattutto nel gioco alla mano.