Israele, Netanyahu fra due fuochi

Per saperne di più:
Ucraina Guerra tra Gaza e Israele

Benjamin Netanyahu si ritrova impegnato su un doppio fronte: quello esterno, a Gaza, contro Yahya Sinwar, il leader di Hamas; e quello interno, nello Stato ebraico, contro i sindacati che dichiarano sciopero generale, appoggiati dai partiti di opposizione e dalle famiglie degli ostaggi, per paralizzare il Paese. Paradossalmente, l’obiettivo dei suoi avversari è lo stesso: costringere il premier i… (la Repubblica)

Se ne è parlato anche su altre testate

Non lo ha detto uno dei leader latitanti dell’opposizione israeliana, ma Ronen Bar, capo del servizio di sicurezza interna Shin Bet. Se uno dei Gatekeeper , uno dei Guardiani della Sicurezza di Israele, insieme al capo del Mossad e dell’Idf, lancia un allarme tanto chiaro … (Il Fatto Quotidiano)

La segretaria della sezione, Reem Hazan, è stata convocata due volte dalla polizia, che l’ha interrogata sull’evento. di Eliana Riva – (Pagine Esteri)

Che una settimana fa ha accettato di incontrarli per riempire quei buchi di egocentrismo che hanno colmato il calendario in questi undici mesi di guerra e allontanare le accuse di vivere in un’altra dimensione, uno spazio ricreato dalle guardie del corpo come il ristorante a Cesarea blindato e nascosto dietro i teli blu per il loro pranzo di sabato. (Corriere della Sera)

Israele punta a una guerra totale: dal Libano alla West Bank, il piano di Netanyahu per annientare i «terroristi»

Una volta fatto il deserto a Sud, Netanyahu si è rivolto a Nord, al Libano delle milizie di Hezbollah, approfittando della supremazia aerea per lanciare attacchi sempre più micidiali, fino a quello delle scorse ore, definito «preventivo» rispetto a un’offensiva delle milizie filo-iraniane che poi si è materializzata ugualmente nel lancio di centinaia di razzi. (L'Eco di Bergamo)

Min lettura (Valigia Blu)

È guerra fino alla “vittoria totale”. L’obiettivo è quello di ricostituire le condizioni di sicurezza per gli israeliani, il ritorno degli sfollati dal Nord del Libano terrorizzati dai razzi di Hezbollah, e la garanzia che gli insediamenti a ridosso della Striscia non saranno mai più violati da pogrom all’interno dello stesso Israele (ilmattino.it)