Manovra, Landini: "Arrivato il momento di una vera rivolta sociale"
"Per noi lo sciopero non è che l'inizio di una mobilitazione e di una battaglia perché il nostro obiettivo non è semplicemente migliorare o cambiare la legge di bilancio, il nostro obiettivo è cambiare e migliorare il nostro paese anche attraverso l'uso dei referendum" ha detto il segretario della Cgil, parlando della mobilitazione del 29 novembre. Foti (FdI): "Nelle sue parole gli estremi di un reato" "Io credo che sia arrivato il momento di una vera e propria rivolta sociale perché avanti così non si può più andare". (Sky Tg24 )
Se ne è parlato anche su altri media
Per i due sindacati confederali, che hanno lanciato lo sciopero generale per l’intera giornata di venerdì 29 novembre con otto ore di stop in diverse manifestazioni territoriali, infatti, la Legge di Bilancio, da approvare in Parlamento entro la fine di quest'anno, è da cambiare profondamente. (MBNews)
Il vicepremier Antonio Tajani non ci sta. A proposito delle parole del leader della Cgil, Maurizio Landini, sulla manovra, sbotta: “La rivolta sociale non è un messaggio di grande responsabilità, fa pensare a manifestazioni violente“. (LAPRESSE)
Un intervento lungo, articolato (circa un’ora e un quarto), appassionato come sempre, quello di Landini, che ha chiarito sin dalle prime parole come sia in atto “una campagna di delegittimazione nei confronti della nostra organizzazione e delle altre organizzazioni sindacali che hanno proclamato lo sciopero”. (Collettiva.it)
Maurizio Landini chiama alla “rivolta sociale” e, all'improvviso, sembra di essere stati catapultati nei turbolenti anni '70, con motti infuocati e promesse di cambiamento radicale. Solo che oggi, anziché respirare un autentico spirito di protesta, ci troviamo davanti a un déjà-vu un po’ stanco e quasi caricaturale. (La Gazzetta di Lucca)
Non solo la chiamata allo sciopero generale, ma anche quella alla "rivolta sociale". (Secolo d'Italia)
Le parole del leader Cgil Maurizio Landini sulla manovra? "La rivolta sociale non è un messaggio di grande responsabilità, fa pensare a manifestazioni violente. I sindacati sono divisi, da una parte Cgil e Uil, dall'altra Cisl e gli autonomi, l'Ugl. (Il Sole 24 ORE)