Bangladesh. La premier Hasina ha risposto duramente allo sciopero dei lavoratori dell’industria tessile

Di Alberto Galvi – Il primo ministro del Bangladesh Sheikh Hasina ha risposto duramente allo sciopero dei lavoratori dell’industria tessile sulle retribuzioni, in cui vi sono stati scontri mortali. Dopo che i sindacati hanno respinto l’offerta del governo, il primo ministro Sheikh Hasina ha respinto le richieste dei lavoratori per un aumento salariale. I leader sindacali hanno espresso preoccupazione per il fatto che le sue parole avrebbero potuto provocare ulteriore violenze da parte della polizia e delle forze di sicurezza. (Notizie Geopolitiche)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Come già espresso nel precedente Comunicato rilasciato il 7 settembre scorso, non si capisce come sia possibile continuare a ignorare la presenza di circa 700 funzionari tecnici precari all’interno degli stessi Enti a cui il nuovo c. (Corriere di Lamezia)

Sono già quattro i morti negli ultimi giorni negli scontri tra i manifestanti, soprattutto lavoratori del comparto tessile, e polizia bengalese. Anche ieri non sono mancati momenti di tensione: la polizia ha disperso con la forza circa 25.000 lavoratori delle aziende legate all’industria dell’abbigliamento scesi in piazza a Gazipur, poco a nord della capitale Dacca. (L'Osservatore Romano)

La battaglia dei lavoratori delle compagnie fast fashion continua contro gli stipendi troppo bassi, nonostante diversi governi abbiano già iniziato ad assecondare le richieste avanzate dai protestanti. (nss magazine)

Tutto è iniziato circa un mese fa con la richiesta di migliori condizioni salariali da parte delle operaie del settore tessile, ma la situazione si è velocemente deteriorata, con scioperi e manifestazioni repressi con la forza dalla polizia. (fashionmagazine.it)

La “rivolta delle tessitrici”: anche i grandi marchi della industria della moda dovrebbero fare la loro parte diritti umani lavoro donne lunedì, 13 novembre 2023 (Fides)

Dhaka (AsiaNews/Agenzie) - La prima ministra del Bangladesh, Sheikh Hasina, ha rifiutato di concedere ulteriori aumenti salariali dopo le proteste dei lavoratori e delle lavoratrici delle fabbriche tessili che hanno chiesto quasi il triplo del salario scontrandosi nei giorni scorsi anche con la polizia, mentre questa mattina sono state chiuse 150 fabbriche “a tempo indeterminato”. (asianews.it)