Seid, storia di razzismo e disagio | il manifesto

Seid Visin si è suicidato venerdì sera a casa sua, a Nocera Inferiore.

Il padre, Gualtiero Visin, funzionario della Uiltec, nega che il razzismo e la discriminazione siano alla base del suicidio del suo figlio adottivo.

Seid era nato in Etiopia nel settembre del 2000, arrivato in Italia a sette anni, è stato adottato.

Vent’anni, un passato da promessa del calcio e forse un peso infame da sopportare: «Ovunque vada sento sulle mie spalle, come un macigno, gli sguardi scettici, prevenuti, schifati e impauriti delle persone», aveva scritto anni fa. (Il Manifesto)

La notizia riportata su altre testate

Gianluigi Donnarumma parla di Seid Visin, il ragazzo cresciuto nelle giovanili del Milan e che ha deciso di togliersi la vita. L’emozionante ricordo di Gianluigi Donnarumma per Seid Visin, ragazzo che si è tolto la vita nella giornata di ieri e che condivideva con il portiere della Nazionale la camera ai tempi delle giovanili del Milan. (Milan News 24)

Seid Visin si è tolto la vita giovedì 3 giugno a Nocera Inferiore. “Il suicidio di Seid non c’entra con il razzismo”. Nella storia entra anche la psicoterapeuta che aveva in cura Seid, Rita D’Antuono D’Ambruoso. (LA NOTIZIA)

Seid Visin, il 20enne ex promessa delle giovanili del Milan e compagno di stanza di Gigio Donnarumma quando entrambi erano poco più che bambini, è sulla bocca di tutti. Lettera che risale però a 3 anni fa e che secondo il padre del ragazzo nulla c'entra con il suo suicidio. (Liberoquotidiano.it)

Non è tanto il razzismo urlato, quello che distrugge i nostri figli è quello inconsapevole, quello chiuso nei pregiudizi. Non solo mamme, ma donne, ci sono le zie, le sorelle le nonne, tutte con la voglia comune di dare un futuro ai figli nel nostro paese e diritti uguali per tutti (La Repubblica)

Le parole di Seid Visin, loro sì, rappresentano chissà quanti altri ragazzi e ragazze nella sua stessa situazione di cui però i giornali non parlano. Oggi qualcuno si concentra sul fatto che Seid Visin potesse avere disturbi mentali per sminuire il problema del razzismo. (L'Ultimo Uomo)

«Goccia d’acqua in confronto all’oceano di sofferenza», così si definiva Seid, vent'anni per sempre Seid Visin aveva lasciato tante parole. (Fanpage.it)