Andrea Sempio «sta male», ma oggi dovrà sottoporsi al prelievo del Dna. Nel mirino dei pm le telefonate a casa Poggi

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Corriere Milano INTERNO

Ha intorno solo i legali, i parenti e gli amici più stretti. Un «cordone» per proteggerlo ancora una volta dalla valanga. Come nel 2016, ma molto peggio del 2016. Perché adesso non ci sono solo le «accuse infamanti» dei legali di Stasi e il dito puntato dei media. Ma una Procura che per la prima volta in questi 18 anni sembra aver imboccato una direzione «ostinata e contraria». Così l’opposizione al consenso del prelievo del Dna di una settimana fa, anche se prevista dalla legge, s’è trasformata in un piccolo boomerang (Corriere Milano)

La notizia riportata su altri giornali

Non usa mezze parole l’avvocato Massimo Lovati, legale di Andrea Sempio, indagato per la morte di Chiara Poggi, all’uscita della caserma Montebello di Milano dove al suo assistito è stato fatto il test del Dna (dopo aver rifiutato di farlo spontaneamente, su ordine dell’autorità giudiziaria. (Il Fatto Quotidiano)

"Lo studio legale Giarda – si legge in una nota – ha appr… (La Repubblica)

Il 36enne non risponde alle domande dei cronisti. L'uomo era finito al centro dell'indagine per l'omicidio di Chiara Poggi, uccisa il 13 agosto 2007 nella villetta familiare in provincia di Pavia, poi archiviata otto anni fa. (ilmessaggero.it)

"Per il quadro dell’accusa, e parlo ovviamente del primo grado, su Stasi c’era qualcosa che puzzava, detto con orribile termine da film poliziesco, ma sembrava mancare qualcosa che lo incastrasse": a dirlo, al Corriere della Sera, è Stefano Vitelli, il primo giudice a processare e assolvere Alberto Stasi il 17 dicembre 2009. (Liberoquotidiano.it)

E' arrivato il giorno dell’esame del DNA per Andrea Sempio, indagato per omicidio in concorso con ignoti nell’ambito della nuova inchiesta sul delitto di Chiara Poggi, avvenuto il 13 agosto 2007 a Garlasco. (Panorama)

Andrea Sempio, di nuovo indagato per il delitto di Garlasco, è arrivato, accompagnato dal suo legale Massimo Lovati, nella caserma dei carabinieri Montebello a Milano, per sottoporsi al prelievo del dna. (Il Sole 24 ORE)