Salvini inguaia la maggioranza. Meloni deve chiarire su Musk
Le trattative tra governo e Starlink per appaltare alla società di tecnologie spaziali di Elon Musk le telecomunicazioni sicure dell’Italia sono al centro di polemiche a tutto campo che non solo coinvolgono le opposizioni, ma sembrano aver aperto l’ennesima frattura all’interno dello schieramento di maggioranza. Il tema, rilanciato da Bloomberg il 5 gennaio al termine della visita lampo della premier Giorgia Meloni al presidente eletto statunitense Donald Trump, è un contratto da 1,5 miliardi di euro per cinque anni con cui l’Italia affiderebbe agli oltre settemila satelliti di Starlink già in orbita le comunicazioni criptate degli apparati governativi e militari. (il manifesto)
La notizia riportata su altre testate
Ezio Bussoletti è professore di fisica e tecnologia spaziale ed anche di tecnologie spaziali per l’ambiente, è stato ex vice presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana e attualmente dirige (ne è anche il fondatore) dell’unico master post universitario in Space Economy esistente in Italia, quello della Luiss Business School di Roma. (Il Fatto Quotidiano)
Dopo la smentita di Palazzo Chigi — nulla è stato deciso e tantomeno se ne è parlato nella visita in Florida — è stato domenica Matteo Salvini a rilanciare: «Un eventuale accordo con lui per garantire connessione e modernità in tutta Italia non sarebbe un pericolo ma un’opportunità. (Corriere della Sera)
Gli accordi sulla sicurezza nazionale sono infatti fuori dal codice degli appalti e ricadono nella categoria dei contratti speciali, per i quali il governo può trattare in modo diretto con il fornitore. (L'HuffPost)
Servizio di Antonella Mitola Starlink, la costellazione per le comunicazioni internet fondata da Elon Musk (TV2000)
La Regione Lazio ha presentato questa mattina il nuovo bando per il “Sostegno alle Imprese Cooperative”. (Frosinone News)
All’interno dello spazio di via dei Bossi 2 si trovano unicamente marchi italiani ed esclusivamente artigianali di nicchia e di altissima qualità, dalle produzioni realmente fatte a mano. Il progetto prevede entro i prossimi tre anni, una espansione del concept anche in Spagna a Madrid e in Svizzera a Zurigo, altrettanti punti d'incontro tra le tradizioni del design italiano e l'innovazione contemporanea, in una stretta collaborazione tra designer e artigiani. (Il Giornale d'Italia)