Morte di Adele Corradi, la sindaca Funaro: “Se ne va una donna straordinaria”
“Apprendiamo con grande dolore della scomparsa di Adele Corradi – afferma la sindaca di Firenze, Sara Funaro, che esprime cordoglio per la morte dell’insegnante che lavorò a fianco di don Milani -. Una donna straordinaria, docente apprezzatissima, che ha lavorato al fianco di don Milani e che del priore di Barbiana, dei suoi valori e dei suoi insegnamenti è stata una delle interpreti più fedeli. Ha concretizzato ogni giorno nel suo lavoro il significato più vero e profondo del concetto di educazione così come lo intendeva don Milani che infatti la definiva “una professoressa diversa da tutte le altre”. (LA NAZIONE)
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(Adnkronos) – (OglioPoNews)
Lunedì i funerali saranno celebrati nella chiesa di San Salvatore al Monte, alle 11, dall'arcivescovo Gherardo Gambelli, che la ricorda così: «Testimone degli insegnamenti del Priore, ne ha portato avanti l’eredità spendendo gran parte della sua vita per i ragazzi e la scuola, ricordandolo negli scritti e partecipando agli incontri a lui dedicati. (Avvenire)
“Ci ha lasciato a 99 anni Adele Corradi, la professoressa di don Milani”: così la Fondazione Don Lorenzo Milani annuncia la scomparsa della “professoressa diversa da tutte le altre” a cui lui dedicò una copia della più celebre delle sue lettere che è stata al suo fianco per quattro anni, dal 1963 fino alla scomparsa del sacerdote. (Orizzonte Scuola)
Quell'esperienza Adele l'ha vissuta e l'ha anche raccontata nel suo libro "Non so se don Lorenzo". Si è spenta stamani all'età di 99 anni Adele Corradi, è stata insegnante a fianco di don Milani negli anni più difficili e avvincenti della Scuola di Barbiana, seguendo i ragazzi e l’intero lavoro di redazione collettiva della "Lettera a una professoressa". (LA NAZIONE)
È morta stamani, 23 novembre, a Firenze, sua città natale, Adele Corradi, la professoressa che, dal 1963 al 1967, collaborò con don Lorenzo Milani nella scuola di Barbiana, aiutandolo fino alla sua scomparsa. (La Repubblica Firenze.it)
Dal 1963 al 1967 collaborò con don Lorenzo Milani nell'insegnamento e nella redazione collettiva della celebre Lettera a una professoressa. In un'autobiografia pubblicata con Feltrinelli, Non so se don Lorenzo, aveva raccontato come l'incontro con don Milani e la sua scuola avesse profondamente trasformato la sua vita, sia come insegnante sia come persona, inducendola a riconoscere i limiti del proprio insegnamento tradizionale. (gonews)