Vermiglio, Maura Delpero corre per gli Oscar: «Spero sia apprezzata l’integrità del film»

La regista bolzanina commenta la scelta di Vermiglio come titolo per rappresentare l'Italia ai prossimi Academy Awards: «Da Venezia è stato un lungo viaggio, che mi ha tenuta occupata, attenta. Ora sono molto felice e accolgo questa emozione con equilibrio» Vermiglio, il film di Maura Delpero già vincitore del Leone d’argento – Gran Premio della Giuria all’ultima Mostra del cinema di Venezia, è ufficialmente il candidato italiano ai prossimi premi Oscar. (Best Movie)

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News (MYmovies.it)

VIESTE (FOGGIA) – Il film di Maura Dalpero, vincitore del Leone d’argento – Gran Premio della Giuria all’ultimo festival di Venezia, batte la concorrenza di Parthenope di Paolo Sorrentino e degli altri diciassette film in lizza per questa designazione. (StatoQuotidiano.it)

Una piccola storia di amore, legami familiari, tradizioni, «un’omelia montanara» fuori dal tempo, girata con rigore estremo, con attori in gran parte non professionisti, scelti uno ad uno fin nei più piccoli ruoli, il dialetto della Val di Sole senza il quale avrebbe perso la giusta musica. (Il Centro)

Oscar, l’Italia candida il film «Vermiglio» di Maura Delpero

“Ma che avrà voluto dire?”: così si concludeva un breve racconto di comuni vicende familiari che raccontava Simona Marchini, nella parte di moglie sognatrice irriducibile e “finta” sempliciotta del bel programma radio Black-Out di Radio2 alcuni anni fa. (MYmovies.it)

È la regista di ‘Vermiglio’, Leone d’argento Gran premio della giuria alla Mostra del cinema di Venezia, si ritrova catapultata nel mondo di Hollywood, designata a rappresentare l’Italia nella selezione per l’Oscar internazionale. (il Resto del Carlino)

Dunque, sarà «Vermiglio» e non il favorito «Parthenope» di Paolo Sorrentino a rappresentare l'Italia nella corsa all'Oscar. Piccola «omelia montanara» ambientata in Val di Sole alla fine della Prima Guerra mondiale, recitata in dialetto trentino da attori per la gran parte presi dalla strada, con Tommaso Ragno patriarca e maestro dell’unica scuola del paese, opera seconda di una regista appartata e schiva, il film ha vinto il Leone d’argento Gran Premio della giuria all’ultima Mostra di Venezia e il riconoscimento autorale deve aver avuto un suo peso nelle scelte della commissione di esperti riunita ieri all’Anica (Armocida, Barbera, Battocletti, Farina, Manieri, Marchetti, Mencuccini, Scarpelli, Steigerwalt, Usai, Zanuso). (ilmattino.it)