La direttrice del secret service riconosce la falla, ma… scarica il barile

In attesa dell’audizione ufficiale della commissione d’inchiesta che si svolgerà il prossimo 22 luglio, la direttrice del Secret service Kimberly Cheatle, l’agenzia statunitense preposta alla sicurezza del presidente degli Stati Uniti e degli ex presidenti, si è assunta la responsabilità del fallimento della sua agenzia nel prevenire l’attacco all’ex presidente Donald Trump, affermando tuttavia di non avere intenzione di dimettersi. (Armi e Tiro)

Su altri media

Come è stato possibile che un cecchino raggiungesse una posizione utile per avere un «clear shot» di Donald Trump? Cosa è andato storto nel lavoro dei servizi di sicurezza? Perché c’era una bomba (o meglio «un ordigno rudimentale») nella macchina del ragazzo autore dell’attentato, identificato come il 20enne della Pennsylvania Thomas Crooks? E chi era, Thomas Crooks? Tutte domande su cui lavorano le indagini incrociate in corso in questi giorni. (il manifesto)

Poco dopo gli spari verso il palco. Poliziotto stava per fermare l’attentatore di Trump: “Arma puntata sull’agente, poi ha sparato verso il palco” Secondo due funzionari Usa, un poliziotto stava raggiungendo l’attentatore sopra il tetto dopo la segnalazione dei presenti al comizio di Trump ma sarebbe stato costretto a tornare indietro dopo che il giovane gli avrebbe puntato l’arma addosso. (Fanpage.it)

Analista geopolitico, stratega militare, saggista e consulente del Pentagono, Edward Luttwak “legge” il tentato assassinio di Trump come la chiave di volta di queste presidenziali. «Agli elettori, Trump si è presentato come l’uomo virile, il coraggioso, il duro, il combattente indomito. (ilmessaggero.it)

Thomas e i 50 proiettili pronti. "Escluso dalla squadra di tiro"

Spesso l’ha determinata e ha deciso il corso della storia, a partire dell’attentat… È una componente stabile non solamente della vita sociale, anche della vita politica. (la Repubblica)

«Se non succede nient’altro di drammatico, l’attentato a Trump gli assicura la vittoria il prossimo novembre, e da Presidente cercherà di convincere Putin a fare la pace in Ucraina». (ilgazzettino.it)

Ma nella vita, anonima e normale prima di diventare «quello che ha sparato a Trump», di Thomas Matthew Crooks ci sono diversi elementi particolari, così come nell'organizzazione dell'attentato. Non è facile sapere cosa possa passare per la mente di un giovane che decide di prendere un fucile d'assalto e sparare all'ex presidente degli Stati Uniti cercando di ucciderlo e finendo con l'essere ucciso. (il Giornale)