Chiara Ferragni lascia il vertice di Fenice: al suo posto Claudio Calabi
Il manager, ex ceo di Rcs e Il Sole 24 Ore, sarà amministratore unico della società che gestisce il brand dell'imprenditrice digitale. Passo indietro anche da Paolo Barletta, che ha lasciato il suo ruolo di presidente. Chiara Ferragni non sarà più l’amministratore delegato di Fenice, la società che gestisce il suo brand di moda. L’ha deciso l’assemblea dei soci che si è tenuta lunedì 28 ottobre e che ha designato come suo successore Claudio Roberto Calabi. (Lettera43)
Su altri media
E’ ufficiale. (BeBeez)
A lasciare il posto, rispettivamente nel ruolo di Ad e di presidente, la stessa Ferragni (socia al 32,5% con la sua holding Sisterhood) e Paolo Barletta, socio al 40% con Alchimia. Lunedì prossimo Claudio Calabi diventerà l’amministratore unico di Fenice, l’azienda cui fanno capo i marchi dell’imprenditrice digitale Chiara Ferragni (Il Fatto Quotidiano)
– A distanza di quasi un anno dalla multa dell’antitrust per quello che poi è diventato lo scandalo pandoro, multa che a metà dello scorso dicembre fece tremare l’impero di Chiara Ferragni provocando a valanga un’indagine per truffa aggravata (e forse contribuendo anche a mettere la parola parola fine del loro matrimonio), l’influencer si fa da parte. (IL GIORNO)
L'Assemblea dei soci, infatti, ha deliberato oggi, con un voto unanime, la nomina di Calabi quale Amministratore Unico della società. Lasciano la gestione sia Ferragni, amministratore delegato della società e azionista di Fenice con il 32,5%, che Paolo Barletta, presidente e azionista del 40%. (Adnkronos)
"Il business nel 2024 è crollato drammaticamente, ma in questi mesi nessuno ha mosso un dito": è quanto ha detto uno dei soci della Fenice srl, l'azienda che ha la proprietà sui marchi Chiara Ferragni dopo che è stato nominato come amministratore unico Claudio Calabi. (Fanpage.it)
Quello che dice Pasquale Morgese, azionista al 27,5% di Fenice Srl, la dice lunga su come l'impero di Chiara Ferragni abbia imboccato una crisi senza precedenti dopo lo scandalo del pandoro. Ed è, in qualche modo, la prima volta che si fa riferimento ai dati economici dell'azienda dell'influencer italiana più famosa di sempre dal momento che né Sisterhood (la holding del gruppo) né Fenice (altra società chiave della galassia che ha in pancia i marchi Chiara Ferragni) hanno ancora pubblicato i bilanci del 2023. (il Giornale)