Dietro le manovre al centro la voglia di sfidare Schlein

Approfondimenti:
(Post) fascisti

Senza fare polemiche, senza attacchi diretti, la relazione di Elly Schlein all’assemblea del Partito democratico chiarisce un punto: nessuno può mettere il Pd in un angolo. E quindi ben venga il movimentismo tutt’intorno, ben vengano i convegni dei cattolici e le attenzioni dei cardinali, le dimissioni di un direttore dell’Agenzia delle entrate e la voglia di entrare nell’agone nazionale del sind… (La Stampa)

Su altri giornali

Nessuna ambulanza in giro, solo un tizio in piedi, che saltella per scaldarsi dal freddo delle prime ore del giorno, e un altro, con una tuta giallo fluorescente, che spazza dei vetri in terra, immagino quelli dei finestrini del lato appoggiato all’asfalto. (MOW)

La candidatura alla guida del Paese alle prossime politiche non potrà infatti che essere espressione del Pd, nella persona della segretaria Elly Schlein. Questo è lo scoglio intorno al quale ruota e si infrange la ridda di candidature ad aggregare quella gamba di centro del centrosinistra considerata fondamentale dagli ulivisti doc come Romano Prodi, ma che al tempo stesso cozza con la vocazione maggioritaria del Pd fondato da quegli stessi ulivisti. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Il mondo cattolico democratico si trova sguarnito e potrebbe essere lui il federatore. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Cinque possibili centri (Ruffini e Sala dopo Renzi, Calenda e Marattin)

E cioè che quello della premier è «un governo democristiano», ligio alle indicazioni di Bruxelles. C’è una differenza vistosa, tra la confusione che regna nella nebulosa centrista delle opposizioni e le certezze nell’area moderata del governo. (Corriere della Sera)

Esiste solo la destra che a questo punto dobbiamo unificare in un’internazionale. Non ce ne facciamo niente del Centro, anzi il solo evocarlo fa danno, ha detto il presidente argentino Javier Milei parlando dal palco di Atreju, con parole che hanno provocato una standing ovation del pubblico. (Corriere della Sera)

Le strade del centro sono sempre affollate ma in queste feste natalizie di più. Che ci sia ognun lo dice ma dove sia nessuno lo sa Ernesto Ruffini ha annunciato al Corriere che si dimette dal suo incarico, peraltro svolto molto bene, di direttore dell'Agenzia delle Entrate per potersi riprendere la libertà di occuparsi del bene comune. (Corriere TV)