Biden, cade il tabù. Una sostituzione in corsa è possibile

Dopo un dibattito destinato a scalzare nei libri di testo quello del 1960 fra Nixon e Kennedy come paradigma negativo, il sole è sorto ieri su un partito democratico in preda allo scompiglio. Il candidato cui sono affidate le sorti, non solo del partito, ma dello stato di diritto e della moderna democrazia americana ha fallito la prova. Su questo non vi è dibattito, lo hanno dovuto ammettere anche i “surrogati”, gli esponenti allineati per sostenere il presidente nelle interviste e nei talk post-dibattito. (il manifesto)

La notizia riportata su altre testate

La sua argomentazione si basa in gran parte sul fatto che ha battuto Trump nel 2020 - si legge nel contributo del comitato editoriale dal titolo 'Per servire il suo Paese il presidente Biden dovrebbe lasciare la corsa' - Questo non è più un motivo sufficiente per cui Biden dovrebbe essere il candidato democratico di quest'anno". (Adnkronos)

«Per servire il suo Paese, il presidente Biden dovrebbe lasciare la corsa»: è il titolo dell'editoriale del board del New York Times dopo la disastrosaperformance del candidato dem alla Casa Bianca nel duello tv conDonald Trump. (Corriere della Sera)

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Ecco perché sostituire ora Biden è molto complicato. E arriva il soccorso di Obama

"Biden ha affermato di essere il candidato con le migliori possibilità di affrontare questa minaccia di tirannia e di sconfiggerla. La disastrosa performance nel duello con l'avversario Donald Trump ha scioccato i Dem: Nell'editoriale dal titolo: "Per servire il suo Paese, il presidente Biden dovrebbe lasciare la corsa" si legge la dura bocciatura. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Per scoprire che Joe Biden è una persona confusa, non in condizioni di guidare la prima potenza nucleare del mondo, non c’era bisogno di aspettare il verdetto del confronto tv con Donald Trump. (La Verità)

I 90 minuti del duello trasmesso dalla CNN “hanno messo l’intero pianeta di fronte a quello che veniva negato con rabbia dai media mainstream“. Non è stato il disastro solo di Joe Biden. (Nicola Porro)