Lina Wertmüller, l'ultimo applauso. Folla alla Chiesa degli Artisti a Roma. Giannini: "Mi ha forgiato come il pongo"

De Sio: "Ha vissuto libera come ha voluto

Giannini: "Mi ha forgiato come il pongo" di Riccardo Caponetti. (agf). Molti al funerale della regista in Piazza del Popolo.

Lina Wertmüller, l'ultimo applauso.

Folla alla Chiesa degli Artisti a Roma.

Maria Zulima Job, la figlia adottiva, parenti, gli amici più stretti.

(Repubblica Roma)

Ne parlano anche altre fonti

Sono andata dritta per la mia strada, scegliendo sempre di fare quello che mi piaceva. Non faceva altro che gesticolare con l’indice di una mano e così per farlo smettere gli ‘azzannai’ il dito» (L'Indro)

Basilischi come il capolavoro (per alcuni il più grande) di Lina Wertmüller che aveva origini lucane, di Palazzo San Gervasio, in provincia di Potenza, e che è morta ieri a Roma, a 93 anni. Prima di giungere sul posto dove si girava il film, decidemmo di fare un giro in Puglia per visitare alcune cattedrali. (Il Riformista)

Il film era Il mio corpo per un poker, di genere western, con nel cast Elsa Martinelli, e il nome che scelse Lina Wertmüller era Nathan Witch. Lina Wertmüller, regista, sceneggiatrice e scrittrice italiana, premio Oscar onorario nel 2020 e scomparsa il 9 dicembre 2021, è stata la prima donna in assoluto a ricevere la nomination come Miglior regista agli Oscar. (Cinematographe.it - FilmIsNow)

E c'è Leopoldo Mastelloni: «Cinque anni di vera amicizia, non ho mai lavorato con lei ma è come se lo avessi fatto». «E' sempre stata dalla parte delle donne tant'è che all'Oscar disse perché si chiama così, al maschile? (Il Messaggero)

Enrica Bonaccorti e il ricordo di Lina Wertmüller a Storie Italiane: “Ho recitato nel suo film Storia d’amore e d’anarchia”. Sempre ricordando le riprese del film Storia d’amore e d’anarchia, Enrica Bonaccorti a Storie Italiane nello spazio dedicato a Lina Wertmüller morta ieri ha affermato:. (Lanostratv)

In tanti hanno voluto portare l’ultimo saluto alla regista, da Giancarlo Giannini a Cinzia Th Torrini fino a Giuliana De Sio ed Elisabetta Villaggio, figlia di Paolo. Sul feretro, oltre ai fiori, anche una foto e un paio di occhiali bianchi, segno distintivo della regista. (LaPresse)