La trappola della transizione green frena le imprese a colpi di burocrazia e requisiti impossibili

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Radio Radio ECONOMIA

Ormai da mesi si discute delle difficoltà legate al programma “Transizione 5.0”, pensato per sostenere gli investimenti innovativi e green delle imprese italiane. Nonostante siano disponibili 6,3 miliardi di euro in crediti d’imposta, finora solo pochi milioni sono stati effettivamente richiesti dalle aziende. Un successo molto limitato, dunque. Qual è il motivo? Un carico burocratico enorme e requisiti energetici difficilissimi da rispettare. (Radio Radio)

Su altri giornali

Il piano Transizione 5.0 è un tema al centro dell’attenzione nel mondo delle imprese, che possono beneficiare di significative agevolazioni finanziarie per gli investimenti effettuati in innovazione e riduzione dei consumi energetici. (Bresciaoggi)

Speciale credito alle imprese Facendo anche ricorso a partner esterni, specializzati e leader di settore, ma a volte anche startup. (AziendaBanca)

Su Transizione 5.0 "entro la prossima settimana saranno pubblicati chiarimenti molto attesi, chiarimenti e semplificazioni che riguarderanno tutti gli operatori, ma in modo specifico per il vostro settore". (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Si tiene domani, giovedì 24 ottobre alle ore 17:00 presso la sede di Prodeco Pharma, a Castelfranco Veneto in via Toniolo 25/1, il convegno “Transizione 5.0: innovazione e sostenibilità al Servizio delle Imprese” organizzato da Banca delle Terre Venete con il supporto del Gruppo BCC Iccrea. (Oggi Treviso)

Il MIMIT con un comunicato del 24 ottobre ha annuciato l'incontro con Confindustria per implementare il piano di Transizione 5.0. Inserisci l'indirizzo Email a cui inviare il pdf: (Fiscoetasse)

È uno dei punti emersi dall’incontro tra il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso e il presidente di Confindustria Emanuele Orsini, al quale hanno preso parte anche il vice presidente di Confindustria per la politica industriale e il Made in Italy, Marco Nocivelli, il Direttore Generale di Confindustria, Maurizio Tarquin, e il responsabile della segreteria tecnica del ministro Marco Calabrò. (Innovation Post)