Una nuova Siria con le stesse sanzioni?
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D.B. – Il rovesciamento del regime di Bashar al-Assad da parte dell’HTS (Hayat Tahrir al-Sham) ha sferrato un duro colpo all’Iran e alla Russia, i cui rispettivi governi sostenevano il dittatore (di fede alauita/sciita) per salvaguardare i propri interessi nella regione. Ma l’HTS, guidato attualmente da Abu Mohammed al-Golani (o al-Julani), che è il nome di battaglia di Ahmed al-Shra, combattente di origini siriane nato a Ryad 42 anni fa, è un cartello islamista che fonde al suo interno diverse sigle dello jihadismo salafita/sunnita, ossia una galassia di formazioni e gruppi che si richiamavano ad al-Qaeda (Notizie Geopolitiche)
Ne parlano anche altri giornali
Fino a una manciata di giorni fa, era una delle tante oscure sigle della galassia jihadista in Siria. Sconosciuta ai più. (Avvenire)
C’è un ritrovato amore da parte dell’occidente per i jihadisti di Hayat Tahrir al-Sham, i quali nella narrativa mediatica hanno liberato la Siria dal dittatore Bashar al-Assad per consegnare il paese alla libertà e alla democrazia, con tanto di enfatizzazione del fenomeno del rientro di massa dei milioni di profughi fuggiti nei paesi vicini, soprattutto in Turchia. (Notizie Geopolitiche)
Israele ha comunicato all’Onu che la zona cuscinetto è da considerare “limitata e temporanea”. (la Repubblica)
Al Bashir: "Finanziariamente stiamo male. Faremo tornare i profughi siriani" (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Ma perché aveva scelto il patronimico al-Jolani? Il termine fa riferimento alla regione del Golan (Jolan, in arabo), conquistata da Israele con la guerra del 1967. L’uomo dalle mille vite, il leader dei jihadisti di Hayat Tahrir al-Sham (Hts) che ha conquistato la Siria ha due nomi. (Avvenire)
«Al-Jolani fa il moderato? Fossi in un cristiano, non andrei a dormire tranquillo. Questo non è il secondo capitolo della Primavera siriana, è la sua morte». Intervista all'inviato di guerra della Stampa, Domenico Quirico (Tempi.it)