Strage di via d’Amelio, 32 anni dall’omicidio di Paolo Borsellino

Sono passati 32 anni dal 19 luglio 1992, il giorno in cui in via Mariano d’Amelio, nel centro di Palermo, alle 16:59, un attentato mafioso costò la vita al magistrato Paolo Borsellino e a cinque agenti della sua scorta: Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina. Una Fiat 126 imbottita di esplosivo spezzò la vita del magistrato a soli 57 giorni dall’omicidio del collega Giovanni Falcone a Capaci (LAPRESSE)

Se ne è parlato anche su altri media

Tra i meriti professionali di questo magistrato c’è anche la ferma volontà di proseguire il cosiddetto “metodo Falcone” – seguire le tracce dei soldi per risalire la filiera criminale – anche fuori da Palermo (ascolta il podcast “Il metodo Falcone“ ). (Il Sole 24 ORE)

Le Istituzioni e i cittadini lo hanno impedito. Con atti spietati di guerra, si voleva piegare lo Stato e sottomettere la società. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

"Oggi ricorre il 32esimo anniversario della strage di via D'Amelio, un giorno che ha segnato profondamente la nostra Nazione. Ricordiamo con rispetto e commozione il giudice Paolo Borsellino e gli agenti della sua scorta, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina, Agostino Catalano e Claudio Traina, che hanno sacrificato la loro vita nella lotta contro la mafia. (Adnkronos)

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Questa antimafia, spesso più che talvolta, delle carriere e dei tradimenti. Questa antimafia che si è organizzata in correnti, in caste, in fazioni. L'anniversario. L'antimafia dei tradimenti e l'indifferenza (Livesicilia.it)

Era il 19 luglio 1992, alle ore 16.58, quando un rombo sconvolse una normale giornata di via D’Amelio, a Palermo. Una Fiat 126 imbottita con cento chilogrammi di esplosivo detonò uccidendo il giudice Paolo Borsellino e cinque agenti della sua scorta: Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Agostino Catalano, Claudio Traina e Walter Eddie Cosina (Panorama)