Bruno Mafrici: Dongfeng Motors competitiva in Europa

Bruno Mafrici è stato recentemente nominato nuovo CEO per l’Italia di Dongfeng Motors. Con una profonda passione e competenza sia nel settore automobilistico che finanziario, ha portato con sé una visione strategica chiara e mirata. Determinato a introdurre in Europa la tradizione di eccellenza e innovazione che caratterizza Dongfeng, Mafrici sta utilizzando la sua esperienza per guidare l’azienda verso nuovi traguardi nel mercato europeo. (Repubblica Roma)

La notizia riportata su altri media

Condizione imprescindibile, secondo il ministro delle Imprese Adolfo Urso, per raggiungere o ancora meglio superare la quota di 1 milione di veicoli all’anno prodotti in Italia, assodato che Stellantis, nonostante le promesse, non sembra in grado di farcela da sola (anzi sta diminuendo, e neppure di poco). (SicurAUTO.it)

L’impressione è che mancassero solo i dettagli, ma la strada potrebbe essere molto più in salita di quel che sembrava un paio di mesi fa. L’accordo pare infatti essersi arenato, almeno per il momento, sulle condizioni arrivate Pechino. (AlVolante)

Sarà una trattativa lunga e faticosa quella fra il governo Meloni (cerca una Casa cinese disposta a produrre auto in Italia) e la Dongfeng (azienda del Dragone controllata dallo Stato, ossia dal Partito Comunista). (Autoappassionati.it)

Dongfeng, ecco le (pesanti) richieste cinesi in cambio dell'investimento in Italia

Ma, secondo indiscrezioni raccolte dal Corriere della Sera, per dare il via all'investimento di Dongfeng (il colosso controllato dal partito-stato cinese) sarebbero state avanzate dalla Cina "pesanti richieste", in primis un maggiore ruolo di Huawei nelle reti di comunicazione italiane. (Today.it)

Dongfeng è uno dei colossi cinesi intenzionati a produrre in Europa e presto le sue vetture potrebbero essere assemblate in Italia, in accordo con il Governo italiano che sta cercando partner da affiancare alla presenza di Stellantis per far ripartire l’industria dell’auto nel Paese. (Virgilio)

Continuano i contatti sull’ipotesi di un progetto di investimento produttivo del costruttore di auto cinese Dongfeng in Italia. Ma più passano i mesi, più si profilano gli effetti collaterali di un eventuale accordo con un piccolo produttore di auto elettriche del tutto controllato dallo Stato e dal partito: la Cina di rado accetta un’intesa senza porre le proprie condizioni. (Corriere della Sera)