Accorpamento scuole, rinvio di un anno in Sicilia. Da 11 a 7 i tagli a Messina

Messina INTERNO

Rinviato di un anno il progetto di accorpamento degli istituti scolastici deciso dalla Regione. Salvi per ora tutti gli istituti superiori. Resta al suo posto lo Jaci. A Messina le scuole interessate dai tagli da 11 diventano sette. Salve cinque scuole. Restano autonomi in provincia Messina gli istituti comprensivo Balotta di Barcellona, Marconi e Cesareo di Sant'Agata (Messina)

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Anzi. La stessa Regione Emilia Romagna ci aveva chiesto una proroga". (il Resto del Carlino)

Attraverso una nota stampa, il gruppo consiliare rappresentato dall'avvocato Antonio Scamarcio ed il coordinamento cittadino Lega per Salvini premier cittadino, di cui è segretaria l'avvocato Paola Albo, entrano nel merito della vicenda dimensionamento scolastico di Andria. (AndriaViva)

Secondo la Flc Cgil siciliana e palermitana il risultato momentaneo del provvedimento contenuto nel decreto Milleproroghe, con il quale il governo fa un piccolo passo avanti, consentendo alle Regioni di derogare fino al 2,5 per cento rispetto al numero delle scuole da tagliare, rivedendo entro il 5 gennaio 2024 anche i piani eventualmente già approvati, appare come “Un rimorso di coscienza che fa partorire alla montagna un topolino”. (Tecnica della Scuola)

Certo, sono misure particolari soggette a particolari condizioni. Ma ciò non toglie il fatto che sono misure che permettono di accedere al pensionamento con una carriera corta e inferiore ai limiti vigenti. (Proiezioni di Borsa)

Il cosiddetto “decreto Milleproroghe” ha introdotto alcune novità in tema di dimensionamento della rete scolastica. In particolare, si consente alle regioni di derogare, ma solo per l’anno scolastico 2024/2025, fino al 2,5% delle scuole da tagliare. (FLC CGIL)

Questo, secondo la FLC CGIL siciliana e palermitana, il risultato momentaneo del provvedimento contenuto nel decreto Milleproroghe, con il quale il governo fa un piccolo passo avanti, consentendo alle Regioni di derogare fino al 2,5 per cento rispetto al numero delle scuole da tagliare, rivedendo entro il 5 gennaio 2024 anche i piani eventualmente già approvati. (FLC CGIL)