Terremoto in Puglia, Protezione civile in allerta: «Pronti a intervenire»

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INTERNO

Un terremoto di magnitudo 4.7, con epicentro al largo del Gargano, ha scosso la Puglia venerdì sera, facendo tremare non solo il territorio ma anche le coscienze di chi, da anni, si occupa di prevenzione e gestione delle emergenze. Nicola Lopane, direttore del Dipartimento di Protezione Civile e Gestione delle Emergenze della Regione Puglia, è stato tra i primi a mobilitarsi, sottolineando come la Capitanata, area già nota per la sua vulnerabilità sismica, rappresenti una delle zone più critiche. «I terremoti non si possono prevedere», ha dichiarato Lopane, «ma possiamo adottare misure per limitare i danni».

La scossa, avvertita in quasi tutta la regione, ha riacceso i riflettori sulla necessità di aggiornare i piani di emergenza locali. Nel Foggiano, infatti, quasi la metà dei Comuni non dispone ancora di un piano aggiornato, nonostante gli appelli della Protezione Civile regionale, che ha esortato i sindaci a intervenire tempestivamente. «Mappare le aree a rischio è fondamentale», ha aggiunto Lopane, ricordando come la prevenzione sia l’unico strumento efficace per affrontare eventi di questa portata.

Nonostante la paura diffusa tra la popolazione, i danni materiali sembrano essere stati contenuti. Gli accertamenti statici sugli edifici pubblici, tra cui scuole, cimiteri e chiese, non hanno rilevato criticità significative. A San Nicandro Garganico e Lesina, i due centri più colpiti dalla scossa, la situazione sta gradualmente tornando alla normalità. Tuttavia, il rischio sismico rimane alto, come dimostrato dalle 16 scosse registrate dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia nell’arco di 18 ore, con magnitudo variabile tra 2.0 e 4.8.

La prima scossa, quella più intensa, è stata avvertita alle 20.37 di venerdì, con epicentro nel mare Adriatico, a circa 10 chilometri di profondità, tra San Nicandro Garganico, Lesina e Apricena. Un brivido che ha attraversato l’intera regione, riportando alla memoria eventi simili del passato e sollevando interrogativi sulla sicurezza delle strutture, soprattutto quelle più datate. «Attenzione agli edifici», è stato il monito della Protezione Civile, che ha invitato i cittadini a verificare la stabilità delle proprie abitazioni e a segnalare eventuali criticità.