Stellantis, gli Elkann escono dal bunker. Urso apre un tavolo: "Può essere un nuovo inizio"
Eppur si muove, direbbe Galileo Galilei. Qualcosa è cambiato, dopo l'addio dell'amministratore delegato Carlos Tavares a Stellantis, almeno a giudicare dalle mosse del presidente John Elkann, che l'altra sera ha incontrato il presidente argentino Milei - reduce dalla festa di Atreju - e che oggi ha accettato l'invito del (Secolo d'Italia)
Su altre fonti
Per quanto riguarda l’auto e Stellantis “l’appuntamento del 17 dicembre” al Mimit “è molto importante. Credo che l’uscita di Tavares possa dare possibilità sia a Stellantis, ma soprattutto a Elkann, di dimostrare che vuole bene al Paese Italia“. (LAPRESSE)
Dal palco della kermesse di Fratelli d'Italia è partito l'auspicio del presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, di una maggiore chiarezza futura su cosa intende fare Stellantis in Italia. Il numero uno degli industriali confida che l'uscita di scena di Carlos Tavares permetta «sia a Stellantis che ad Elkann di dimostrare che vogliono bene al Paese» preservando l'occupazione. (il Giornale)
Le stime di Orsini riguardano il Green Deal, ossia la transizione elettrica e la riduzione alle emissioni di CO2 che, al momento, ha portato al collasso del mercato auto, alla crisi di Volkswagen, Mercedes e Bmw. (Torino Cronaca)
L'avvertimento di Emanuele Orsini è chiaro: con il Green Deal sono a rischio 270mila posti di lavoro in Europa e 70mila nella filiera dell'automotive in Italia. Il Green Deal sul settore dell’auto: le parole di Orsini Ad Atreju, il presidente di Confindustria, Emanuele Orsini ha espresso preoccupazione per il futuro dell'industria automobilistica italiana, in particolare alla luce dell'addio di Tavares da Stellantis (QuiFinanza)
Proprio l’addio del ceo – diventato il capro espiatorio della strutturale crisi globale dell’auto – secondo gli auspici del ministro Adolfo Urso dovrebbe portare a una svolta e alla presentazione da parte di Stellantis del tanto atteso «piano industriale per l’Italia». (il manifesto)
Lo ha detto il presidente di Confindustria Emanuele Orsini intervenendo ad Atreju a un dibattito sulla crisi del settore auto. «Con il green deal rischiamo 270.000 posti di lavoro in Europa, in Italia abbiamo a rischio 70.000 posti di lavoro nella filiera dell'automobile, un'eccellenza riconosciuta da tutto il mondo». (La Stampa)