La Siria s’infiamma: milizie filo-turche anti-Assad entrano ad Aleppo, Mosca le bombarda
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Con la tregua in Libano che al momento regge ma resta appesa a un filo, la guerra mondiale combattuta in Medio Oriente torna a infiammare la Siria, dove si confrontano da anni turchi, russi, americani e israeliani. La guerra è ripresa improvvisamente lungo la trincea del nord-ovest, congelata da più di quattro anni e che divide l’area controllata dalla coalizione jihadista cooptata dalla Turchia dalla zona controllata dalle forze governative sostenute da Iran e Russia (Il Fatto Quotidiano)
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Questi raid arrivano mentre i jihadisti e i loro alleati, che controllano Idlib, hanno lanciato una vasta offensiva contro le aree tenute dal regime siriano, arrivando fino alle porte di Aleppo, la principale città del nord. (Tiscali Notizie)
Gli insorti si stavano avvicinando alla città da giorni e avevano conquistato diverse città e villaggi lungo il percorso. Il Cremlino supporta il governo siriano: "Minaccia alla sovranità" (LAPRESSE)
È riesplosa inaspettatamente mercoledì la guerra per procura in Siria, dove l’organizzazione islamista Hayat Tahrir al-Sham (HTS), considerata terroristica da diversi Stati, compresi USA e Turchia, ha lanciato attacchi nella provincia nordoccidentale di Aleppo, controllata dall’esercito regolare siriano del presidente Bashar al-Assad, provocando decine di vittime civili. (L'INDIPENDENTE)
I jihadisti anti Assad che controllano Idlib, nel nordovest della Siria, sono entrati in azione mettendo nel mirino Aleppo assieme a diversi gruppi ribelli sostenuti dalla Turchia. (L'HuffPost)
Roma, 29 nov. – Sono 242 le persone rimaste uccise nei combattimenti in corso da tre giorni tra forze siriane e ribelli islamisti su diverse linee del fronte nelle campagne di Idlib e Aleppo, nel nord-ovest della Siria. (Agenzia askanews)
Gruppi armati che si oppongono al regime del presidente Bashar Assad sono arrivati ad Aleppo, la seconda città della Siria. Nelle immagini, la marcia di avvicinamento al centro urbano nel Nord del Paese. (La Stampa)